Il palazzo degli Architetti Ghidini e Mozzoni in Via Corridoni 15 a Milano

Il palazzo degli Architetti Ghidini e Mozzoni in Via Corridoni 15 a Milano

Ghidini and Mozzoni Architects' building in Via Corridoni 15 in Milan - Italy

Il palazzo degli Architetti Ghidini e Mozzoni in Via Corridoni 15 a Milano

L’edificio, progettato dagli Architetti Guglielmo Mozzoni e Luigi Ghidini e  è situato nella zona Est del centro di Milano ed è databile al 1956-59.
Sorge su un lotto compreso tra un fabbricato esistente e la vasta proprietà del Collegio delle Fanciulle, spingendosi in profondità, sviluppandosi su un basamento seminterrato e cinque piani fuori terra, dei quali l’ultimo ad attico e arretrato rispetto alla linea stradale di Via Corridoni. La struttura è in telaio a travi e pilastri in cemento armato, finitura di facciata principale e secondaria ad intonaco civile, rivestito in materiale ceramico sul fronte laterale, copertura piana, in parte a terrazza e serramenti in legno, con sistemi oscuranti scorrevoli.


Facciata principale su Via Corridoni 15


Particolare distacco rivestimento ligneo


Atrio di Ingresso


Discesa carrabile al cortile interno


Particolare fronte sul cortile interno

Come per l’intervento degli stessi Architetti in via Sforza 15, l’attenzione progettuale è rivolta all’elaborazione di un leggero ed, in questo caso, quasi rarefatto fronte urbano, racchiuso tra due setti rivestiti in klinker e ripartito in tre campate a loggiati che denunciano l’articolazione e i percorsi interni. Il carattere di questo edificio è dato proprio dal contrasto tra questi elementi verticali densi e la leggerezza di tutto quanto contengono contrassegnata dai montanti filiformi della griglia in facciata. L’alto muro laterale che confina con il giardino  è a sua volta solcato da una feritoia verticale posta in corrispondenza di balconi di servizio.

Sopra il basamento, l’articolazione planimetrica si traduce nella ripetizione di uno schema tipo, in cui le zone giorno si riportano sulle logge con un’estroflessione che evidenzia la dimensione dei soggiorni, e da un sistema di elementi scorrevoli per oscurare le finestre a tutta altezza sulla zona di servizio delle cucine aperte in facciata
Il corpo retrostante, attualmente in ristrutturazione, è invece concepito come una villa su due piani, i cui spazi, grazie agli arretramenti dal filo della proprietà, riescono comunque a godere del giardino adiacente.
Il fronte su strada della casa di via Corridoni è appesantito dall’aggiunta di una grata di sicurezza nella loggia al primo piano che sposta il centro di gravitazione della facciata verso il basso e mina l’equilibrio di composizione come concepito dai progettisti. Si evidenzia la necessità di interventi di manutenzione correlati a distacchi dei rivestimenti lignei delle solette delle logge ed anche i serramenti in legno risultano necessitare di operazioni di restauro.

Fonti
“Case Milanesi 1923-1973” – Pierini, Isastia – Ed. Hoepli
http://www.lombardiabeniculturali.it/

 Ing. Giovanni Pierini – ZED PROGETTI srl

The building, designed by the architects Guglielmo Mozzoni and Luigi Ghidini, is located in the eastern part of the centre of Milan and dates back to 1956-59.
It stands on a plot between an existing building and the vast property of the Collegio delle Fanciulle, going deep, developing on a basement base and five floors above ground, the last of which has an attic and is located behind the road line of Via Corridoni. The structure is in reinforced concrete frame with beams and pillars, finishing of the main and secondary facade with civil plaster, covered with ceramic material on the side front, flat roofing, partly terrace and wooden doors and windows, with sliding shading systems.
As in the case of the architects’ intervention in via Sforza 15, the focus of the project is on the elaboration of a light and, in this case, almost rarefied urban front, enclosed between two septa covered in klinker and divided into three bays with loggias that denounce the articulation and the internal paths. The character of this building is given precisely by the contrast between these dense vertical elements and the lightness of everything they contain, marked by the filiform uprights of the grid on the façade. The high side wall that borders the garden is in turn furrowed by a vertical slit at the service balconies.
Above the base, the planimetric articulation translates into the repetition of a typical scheme, in which the living areas are brought back to the loggias with an evagination that highlights the size of the living rooms, and by a system of sliding elements to obscure the windows at full height on the service area of the kitchens open on the facade.
The rear body, on the other hand, is conceived as a two-storey villa, whose spaces, thanks to the retreats from the property’s edge, are still able to enjoy the adjacent garden.
The street front of the house in Via Corridoni is weighed down by the addition of a security grille in the loggia on the first floor, which moves the centre of gravity of the façade downwards and undermines the balance of composition as conceived by the designers. The need for maintenance related to the detachment of the wooden cladding of the slabs of the loggias is highlighted and also the wooden doors and windows are in need of restoration.