"San Pasquale" historical building complex - Navelli (AQ)

Aggregato edilizio “San Pasquale” – Navelli (AQ)

"San Pasquale" historical building complex - Navelli (AQ)

Dettagli

cod.: R132SPQ17
Attività – work: Progettazione, Direzione Lavori e Coordinamento Sicurezza opere di riparazione ed adeguamento sismico Design, works management and Coordination Safety of repair and seismic adjustment works
Committente – Client: Commissario Avv. Pierluigi Merli
Impresa esecutrice – Building company: ANGELO DE CESARIS SPA
Collaborazione – Partnership: –


L’aggregato edilizio in muratura (AE) di “San Pasquale”, identificato con il codice “CS-NAV-09”, costituisce un isolato urbano del centro storico di Navelli (AQ) con accessi da Via Mure Rotte (Via Urbana), Via San Pasquale, Via Forno da Capo, Via San Giuseppe, Via Stellina (Via Urbana). Trattasi in definitiva di un insieme di fabbricati residenziali in muratura compresi tra il XVII e il XIX secolo, aventi porzioni anche più antiche. Tutt’intorno è presente un’edilizia di tipo residenziale, costituita da strutture a schiera o palaziali in muratura. L’area è per intero urbanizzata.
L’aggregato danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009 e seguenti versa da allora in un generale stato di abbandono. Le condizioni di inagibilità strutturale dei diversi edifici da entità più lievi arrivano alla condizione di crollo interno (EDD. 282 e 289) e sulla via pubblica (ED. 473 su Via Stellina). Le strutture verticali sono variamente lesionate come gli orizzontamenti in volta a materia, in laterizio o legno, con diversi crolli e diffuse infiltrazioni meteoriche dalle coperture. Solo alcune delle quarantuno unità immobiliari dell’aggregato sono dotate di impianti e diverse mancano del tutto o in parte di infissi. Sotto l’area di sedime di alcuni edifici sono presenti delle cavità naturali in buone condizioni statiche.

L’obiettivo di progetto è stato il recupero funzionale dell’intero complesso con le modalità della conservazione e del restauro architettonico dell’esistente e l’eliminazione delle superfetazione interne ed esterne ai volumi edificati. Come indicato dall’art. 20 delle Norme tecniche del Piano di ricostruzione di Navelli, l’intervento è in ogni caso volto alla riparazione dei danni e al miglioramento sismico strutturale mediante interventi sistematici su murature, volte (previa rimozione della puntellatura nella volta del portico), solette di piano e coperture, nel rispetto di quanto riportato al titolo VII delle norme tecniche del Piano di ricostruzione. Per i ruderi già crollati presenti nell’aggregato si adotteranno interventi di ricostruzione totale. L’intervento sarà coordinato con quello previsto per gli aggregati confinanti.
Nel rispetto delle previsioni e vincoli specifici del Piano di Ricostruzione del Centro storico di Navelli si è proceduto al risanamento delle parti comuni e delle aree libere, al recupero degli elementi di valore ambientale, per cui in progetto tutti i volumi esistenti dell’aggregato sono stati conservati.
Sono state conservate le destinazioni d’uso esistenti a residenza e compatibili. Le superfici recuperate dei ruderi sono state qualificate come utili o accessorie secondo le tracce esistenti, il livello di piano e in analogia tipologica con gli edifici adiacenti.

The masonry building aggregate (AE) of ‘San Pasquale’, identified with the code ‘CS-NAV-09’, constitutes an urban block of the historical centre of Navelli (AQ) with accesses from Via Mure Rotte (Via Urbana), Via San Pasquale, Via Forno da Capo, Via San Giuseppe, Via Stellina (Via Urbana). Ultimately, this is a group of masonry residential buildings dating from between the 17th and 19th centuries, with even older portions. All around it, there is residential construction, consisting of terraced structures or masonry buildings. The entire area is urbanised.
The aggregate damaged by the earthquake of 6 April 2009 and following has since been in a general state of neglect. The structural uninhabitable conditions of the various buildings range from mild to collapsed inside (EDD. 282 and 289) and on the public street (ED. 473 on Via Stellina). The vertical structures are variously damaged, such as the vaulted brick or timber horizons, with several collapses and widespread meteoric infiltration from the roofs. Only a few of the forty-one building units in the aggregate are equipped with fixtures and several lack all or part of their fixtures. Underneath the footprint of some of the buildings are natural cavities in good static condition.

The project objective was the functional recovery of the entire complex with the methods of conservation and architectural restoration of the existing and the elimination of superfetations inside and outside the built volumes. As indicated in Article 20 of the Technical Standards of the Navelli Reconstruction Plan, the intervention is in any case aimed at repairing the damage and structural seismic improvement through systematic work on masonry, vaults (after removal of the shoring in the vault of the portico), floor slabs and roofs, in compliance with the provisions of Title VII of the Technical Standards of the Reconstruction Plan. Total reconstruction interventions will be adopted for the already collapsed ruins present in the aggregate. The intervention will be coordinated with that planned for the neighbouring aggregates.
In compliance with the specific forecasts and constraints of the Reconstruction Plan for the Historic Centre of Navelli, the common parts and vacant areas have been restored and the elements of environmental value have been recovered, therefore in the project all the existing volumes of the aggregate have been preserved.
The existing residential and compatible uses have been preserved. The recovered surfaces of the ruins were qualified as useful or accessory according to the existing traces, the floor level and in typological analogy with the adjacent buildings.

Torna all'Archivio Progetti