Il marmo “Portoro”

Il marmo “Portoro”

The marble "Portoro"

Il marmo “Portoro”

Caratteristiche geologiche e petrografiche
Il Portoro è una roccia sedimentaria carbonatica, un calca­re fetido, contenente cioè sostanze bituminose, depositatosi circa 200 mi­lioni di anni fa (hettangiano inferiore), in corrispondenza di un ambiente di rampa sottotidale (bacino di sedimentazione a composizione prevalen­temente carbonatica). L’unità formazionale (Portoro), sebbene abbia uno spessore di pochi metri, affiora in associazione a dolomie nell’area di La Spezia (SP), ed in particolare nell’isola Palmaria, presso Portovenere e nel vallone di Biassa (calcare ammonitifero), progressivamente scompare sia verso nord­ ovest, che verso est (promontorio orientale del golfo di La Spezia).
Dal punto di vista petrografico il Portoro è costituito da calcilutiti in parte dolomitizzate, da grigio scure fino a nere, con frequenti strutture no­dulari e stilolitiche con macchie bianche e gialle e con la sporadica presenza di piccole impurità a composizione argillosa. Dal punto di vista tessitu­rale, è caratterizzato da una generale colorazione nera di fondo, conferita dalla sostanza organica diffusa tra calcite microspatica e dolomite micro­cristallina, che risulta cromaticamente contrastata da macchie biancastre di dimensioni variabili e composizione carbonatica (in prevalenza calcite) e sottili venature gialle (simili all’oro da cui il nome), la cui colorazione è do­vuta alla presenza e diffusione di ossidi di ferro a composizione limoniti­ca durante i fenomeni di diagenesi. Si presenta come un materiale alquanto duro e compatto con una tessitura a grana minuta.

Principali caratteristiche tecniche
Il “Portoro” è un marmo con fondo nero, più o meno intenso per la presenza di fini pigmentazioni carboniose, con variabili macchie bianche e venature di colore giallo ed ocraceo a causa delle diffuse mineralizzazioni secondarie a costituire, nel complesso, un materiale naturale piuttosto robusto.
Il marmo “Portoro” è conosciuto e notevolmente apprezzato in tutto il mondo per le sue singolari ed uniche caratteristiche cromatiche (fondo nero con venature giallo-oro) nonché per le sue proprietà tecniche che lo identificano come una delle migliori varietà di marmo ornamentale. La sua “preziosità” è anche dovuta alla limitata disponibilità in quanto affiorante unicamente nell’areale di Portovenere (SP). Il Portoro ha otto varietà commerciali riferibili all’intensità cromatica del nero di fondo nonché dalla tipologia e disposizione delle caratteristiche macchie e venature; la qualità più pregiata ed apprezzata dal punto di vista commerciale è quella contraddistinta da venature gialle a ‘macchia fine’. Tra le principali varietà ricordiamo “Portoro a macchia larga” (fondo nerissimo brillante e macchia larga di colore oro intenso), “Portoro a macchia fine” (fondo nerissimo brillante e macchia fine di colore oro intenso), “Portoargento” (fondo grigio-nero e macchia di colore argenteo), “Portorino” (fondo grigio scuro e nero con macchia irregolare più o meno gialla) e “Nero e Bianco” di La Spezia (fondo grigio-nero in cui la macchia bianca risulta dominante).
Questo marmo pregiato era in origine chiamato “Mischio giallo e nero” e solo in seguito, come accade per molti altri materiali lapidei, prese il nome della località di estrazione “Marmo di Portovenere”. Si pensa che in corrispondenza del dominio francese napoleonico abbia definitivamente assunto la denominazione di “Portoro” dalla traduzione italiana del francese ‘port de l’or’. La coltivazione e l’utilizzo di questo pregevole materiale lapi­deo risale a tempi antichissimi e, ancora oggi, è alquanto difficile stabilire l’esatto periodo in cui è iniziato il suo sfruttamento come risorsa natura le. È noto come già gli Etruschi ed i Romani utilizzassero lastre di Portoro per alcune lavorazioni architettoniche di pregio per conferire lustro alle dimore imperiali.
Durante il XVII e il XIX sec. e nel periodo art nouveau del XX fu ampliamente usato per caminetti, piani di tavoli e intarsi in altri mobili. Il Portoro fu anche massicciamente usato all’interno della chiesa de La Madeleine a Parigi, completata nel 1842. Attualmente risulta ancora estratto occasionalmente.

Applicazione: principalmente per rivestimenti interni.
Utilizzo: edilizia residenziale ed alberghiera di lusso, arredamenti interni, elementi artistici e decorativi, pavimentazioni, facciate e rivestimenti di pareti, oggettistica, sculture, intarsi, ornamenti.

Fonti:
“Le pietre liguri nell’architettura di Genova durante il regime fascista” – Spesso /Brancucci Ed.Franco Angeli
“Atlante delle pietre decorative” – T.Price Ed. Hoepli

Arch. Anselmo Santilli – ZEDPROGETTI srl

Geological and petrographic characteristics
The Portoro is a carbonate sedimentary rock, a foetal limestone, i. e. containing bituminous substances, deposited about 200 mi­lions of years ago (lower Hectetangian), in correspondence of a subtidal ramp environment (sedimentation basin with predominantly carbonate composition). The formational unit (Portoro), although only a few metres thick, emerges in association with dolomies in the area of La Spezia (SP), and in particular in the Palmaria island, near Portovenere and in the valley of Biassa (limestone of ammonite), progressively disappears both north-west and eastward (Eastern promontory of the Gulf of La Spezia).
From the petrographic point of view, Portoro is made up of calcilutite, partly dolomitized, from dark grey to black, with frequent nodular and stylolitic structures with white and yellow spots and the sporadic presence of small impurities with clay composition. From the point of view of texture, it is characterized by a general black background coloring, due to the organic substance diffused between microspatial calcite and micro-crystalline dolomite, which is chromatically contrasting by whitish stains of varying size and carbonate composition (mainly calcite) and fine yellow veins (similar to gold from which the name). It looks like a very hard and compact material with a small grain texture.

Main technical features
Portoro is a marble with a black background, more or less intense due to the presence of fine carbon pigmentations, with variable white spots and yellow and ochre veins due to the diffused secondary mineralizations that constitute, on the whole, a rather robust natural material.
Portoro marble is known and greatly appreciated all over the world for its unique and unique chromatic characteristics (black background with yellow-gold veins) as well as for its technical properties that identify it as one of the best varieties of ornamental marble. Its “preciousness” is also due to its limited availability, as it only emerges in the Portovenere (SP) area. The Portoro has eight commercial varieties, which refer to the chromatic intensity of the background black as well as the type and layout of the characteristic stains and veins; the most prized and commercially appreciated quality is that characterized by yellow veins with a’ fine stain’. Among the main varieties are “Portoro a macchia larga” (very bright black background and broad spot of intense gold colour), “Portoro a macchia fine” (very bright black background and fine spot of intense gold), “Portoargento” (black-grey background and silver stain), “Portorino” (dark grey and black background with irregular, more or less yellow stain) and “Nero e Bianco” of La Spezia
This precious marble was originally called “Mischio giallo e nero” and only later, as with many other stone materials, did it take the nome of the extraction site “Marmo di Portovenere”. It is believed that in correspondence with the Napoleonic French dominion, the Italian translation of the French “port de l’or” has definitively taken on the name of “Portoro”. The cultivation and use of this valuable stone material dates back to ancient times and, still today, it is quite difficult to establish the exact period in which its exploitation as a natural resource began. Etruscans and Romans used Portoro slabs for some valuable architectural works to lend lustre to the imperial houses.

Application: mainly for interior coatings.
Use: luxury residential and hotel building, interior furnishings, artistic and decorative elements, flooring, facades and wall claddings, objects, sculptures, inlays, ornaments.