Un’interessante architettura funzionale del barocco settecentesco romano è rappresentata da l’Ospedale e Chiesa di San Gallicano per la cura dei malati con problemi alla pelle, commissionato da papa Benedetto XII all’architetto Filippo Raguzzini (1690-1771) e situata a Roma nel Rione Trastevere (attuale Via Di S. Gallicano 25).

Realizzata tra il 1724 ed 1726, dai disegni e dagli schizzi di analisi rappresentati si evidenzia la capacità del progettista di considerare una chiara e funzionale struttura, disposta negli ambienti in modo lineare e simmetrico rispetto a un asse centrale. Le corsie di degenza sono ordinate in senso longitudinale, con un lato che si apre, per tutta la sua lunghezza, all’aria e alla luce esterna (Via Gallicano) per mezzo di aperture ritmate.

Figura 1

Figura 2

Dall’altro lato si accede invece agli ambienti di servizio dell’ospedale e, da questi, ad un ampio giardino esterno. Al centro del complesso sono situati l’ingresso principale, un vestibolo ed una piccola chiesa a pianta centrale.

A un disegno chiaro e funzionale segue una cura attenta del dettaglio architettonico. È presente uno studio del ritmo delle aperture e delle partizioni nell’ordine degli elementi esterni. La decorazione è effettuata per mezzo di stucchi e intonaci, materiali semplici, per volontà del Papa, che chiedeva una generale economia di costruzione. L’architetto si servì di giochi di risalti, paraste, specchiature e cornicioni per coniugare insieme estetica e razionalità.

Arch. Anselmo Santilli – ZED PROGETTI srl

An interesting functional architecture of the 18th century Roman Baroque is represented by the Hospital and Church of San Gallicano for the care of the sick with skin problems, commissioned by Pope Benedetto XII to the architect Filippo Raguzzini. The building is in Rome – Trastevere district (Via di San Gallicano N. 25).

Built from 1724 to 1726, the drawings and sketches show the designer’s ability to consider a clear and functional structure, arranged linearly and symmetrically in the rooms with respect to a central axis. The hospital wards are arranged in a longitudinal direction, with one side opening up to the air and external light (via Gallicano) along its entire length by means of rhythmic openings.

On the other hand, there is access to the hospital’s service areas and, from them, to a large outdoor garden. At the centre of the complex are the main entrance, a vestibule and a small central church.

A clear and functional design is followed by careful attention to architectural detail. There is a study of the rhythm of openings and partitions in the order of external elements. The decoration is carried out by means of stuccoes and plasters, simple materials, at the Pope’s will, who asked for a general economy of construction. The architect used the play of accents, masts, mirrors and cornices to combine aesthetics with rationality.