IL RAPPORTO DI RELAZIONE TRA EDIFICI E LUOGO – LA CITTÀ DI BUCAREST

IL RAPPORTO DI RELAZIONE TRA EDIFICI E LUOGO – LA CITTÀ DI BUCAREST

RELATIONSHIP BETWEEN BUILDINGS AND PLACE - BUCAREST

IL RAPPORTO DI RELAZIONE TRA EDIFICI E LUOGO – LA CITTÀ DI BUCAREST

Si riportano alcune considerazioni sul tema architettonico del rapporto di relazione tra edifici e luogo, in particolare riguardo alla coesistenza tra fabbricati limitrofi di stili ed epoche differenti, legate alle impressioni ricevute dal sottoscritto durante un viaggio di lavoro per la Società di Ingegneria ZEDPROGETTI, nella città di Bucarest in Romania.
Percorrendo le vie, quelle centrali, della città si nota una straordinaria varietà di architetture, tutte fisicamente vicine tra loro, che mostrano una marcata differenza di forme e di stili. Una chiesetta ortodossa e, sul retro, un enorme edificio in cemento armato e poi, di seguito, una cortina di case dalle facciate multiformi. Figure di Art Nouveau si alternano a ordini giganti e a motivi dell’eclettismo. Elementi in stile Belle Epoque convivono accanto a forme neoclassiche, e così via, terminando il tutto in una rara varietà di forme e linguaggi.
Molti fabbricati, anche nel pieno centro, sono in stato di degrado, e parecchi altri risultano non abitati e pericolanti; va a tal proposito ricordato il difficile recente trascorso della capitale romena, che è stata colpita dal distruttivo terremoto del 1977 ed è stata soggetta ad estesi sventramenti urbanistici durante il regime di Ceausescu.
Negli edifici storici incontrati, interessati da lavori di recupero, si è spesso evidenziata una criticità nella risoluzione del rapporto tra gli stessi e l’ambiente urbano esistente. Si mostrano di seguito alcuni esempi esplicativi dei casi citati, in cui appare non completamente risolta l’armonizzazione col contesto, condizione che, invece, dovrebbe essere un elemento di valutazione fondamentale nei lavori di ripristino dei centri storici.

Fig. 1 – L’antica chiesa ortodossa della zona archeologica del centro storico e il non risolto rapporto formale/dimensionale con i moderni palazzi di edilizia abitativa intensiva costruiti tutt’intorno
Fig. 2 – Un fabbricato moderno inserito, in modo disarmonico, nell’insieme di basse abitazioni, dei primi anni del ‘900, nel quartiere Lipscani
Fig. 3-4 Accostamenti di fabbricati nuovo/preesistente non equilibrati per dimensione e forma

Fig. 5 – Accostamenti di fabbricati non “accordati”

 Arch. Anselmo Santilli – ZED PROGETTI srl

This is a concise analisys on the architectural relationship between buildings and place, in particular regarding to the coexistence of neighboring buildings of different styles and periods, linked to the impressions received during a business jouorney for ZEDPROGETTI, in the city of Bucharest in Romania.
Walking through the streets, the central streets of the city there is an extraordinary variety of architectures, all physically close to each other, showing a marked difference in shapes and styles. An orthodox church and, on the back, a huge building in reinforced concrete and then, following, a curtain of houses with multi-faceted facades. Art Nouveau figures alternate with giant orders and motifs of eclecticism. Belle Epoque style elements coexist alongside neoclassical forms, and so on, ending in a rare variety of shapes and languages.
Many buildings, even in the center, are in a state of decay, and many others are not inhabited and unsafe; in this regard, remember the difficult recent past of the Romanian capital, which was struck by the destructive earthquake of 1977 and was subject to extensive urban de-centralization during the Ceausescu regime.
In the historic buildings encountered, affected by restoration work, it has often been highlighted a criticality in the resolution of the relationship between them and the existing urban environment. Below are some explanatory examples of the cases cited, in which the harmonization with the context appears to be incompletely resolved, a condition that should be a fundamental element of evaluation in the restoration of the historical centers.