Schemi costruttivi e soluzioni conformi per la prevenzione dell’inquinamento indoor da gas Radon

Schemi costruttivi e soluzioni conformi per la prevenzione dell’inquinamento indoor da gas Radon

Construction plans and compliant solutions for the prevention of indoor pollution by Radon gas

Schemi costruttivi e soluzioni conformi per la prevenzione dell’inquinamento indoor da gas Radon

Dato che la maggiore fonte di Radon è il terreno e che la maggior parte degli edifici poggiano direttamente a terra, a volte anche con volumi interrati (gli edifici sopraelevati su pilotis sono una minoranza), separare fisicamente l’edificio dal terreno rappresenta il sistema più semplice ed economico per proteggersi da questo rischio. Questo aspetto costruttivo può essere realizzato prevalentemente con due modalità, meglio se abbinate:

  • uno spazio frapposto fra terreno ed edificio nel quale si verifica una circolazione d’aria (vespaio ventilato, spessore 15-50 centimetri)
  • una membrana antiradon continua sotto tutta la superficie della casa e posta generalmente sopra al vespaio, laddove presente.

Si tratta di due accorgimenti costruttivi ben noti agli addetti ai lavori e adottati per altre esigenze legate al problema dell’umidità e della risalita capillare dell’acqua ma che, con piccole modifiche, possono essere funzionali anche al problema radon e influire minimamente sul costo complessivo dell’edificio in costruzione. Alcune membrane impermeabili già in commercio svolgono infatti una efficace azione di sbarramento nei confronti della risalita del gas, inoltre diverse aziende hanno ormai a catalogo dei prodotti specifici con certificazione di questa prestazione.

Tabella 1 – Principali membrane antiradon disponibili in Italia

società produttrice prodotto ente di certificazione
BITUVER (Saint-Gobain Isover) Polimat antiradon CSI
ARTES Antiradon Università di Milano-Ist. di Fisica
CASALI Vaporex Saarland University (?)
COPREDIL Alutrix Blei Institut
DUPONT CELENIT Realshield Radon SP Swedish National Testing and Research Inst.
GENERAL MEMBRANE Gemini antiradon CSI – Centro di Certificazione e Analisi
GRACE Preprufe, Bituthene SP Swedish National Testing and Research Inst.
HARPO SEIC Enkavent test EPA (?) Environmental Protection Agency
IMPER Sicurbar CSI – Centro di Certificazione e Analisi
INDEX Radon Barrier CSI – Centro di Certificazione e Analisi
ISOLTEMA Elotene SP Swedish National Testing and Research Inst.
ITALIANA MEMBRANE RadonStop CSI – Centro di Certificazione e Analisi
PITTSBURGH CORNING Foamglas Svenskt Byggodkännande Ab, Ghent University
SARNAFIL SIKA Sikaplan Università di Praga, Università della Saar

Di fondamentale importanza risultano le modalità applicative di questi prodotti, che non devono presentare alcuna discontinuità che causerebbe il passaggio del gas per convenzione a causa delle differenze di pressione e temperatura fra sottosuolo e interno dell’edificio. Gli schemi che seguono forniscono delle indicazioni per la messa in opera in funzione di alcune soluzioni costruttive del solaio a terra.

LEGENDA 8. strato di livellamento e lisciatura su solaio
1. elementi di rivestimento rigido 9. foro di ventilazione vespaio
2. strato di allettamento 10. getto di completamento con rete elettrosaldata
3. strato di livellamento a base cementizia 11. vespaio con intercapedine ventilata tipo iglù
4. massetto impiantistico 12. canalizzazione di ventilazione ed espulsione radon
5. strato di controllo del flusso di vapore 13. ghiaia drenante pulita
6. strato di isolamento termico ad alta densità 14. pozzetto di aspirazione e/o di alloggiamento ventilatore
7. membrana antiradon 15. ventilatore elettrico

Figura 1 – Chiusura orizzontale inferiore alla quota del terreno

Fondazioni dirette a trave rovescia dove è prevista la realizzazione del solaio a terra a contatto con il terreno e il piano di calpestio interno della pavimentazione circa alla quota del terreno. Il passaggio del radon attraverso le discontinuità del solaio è bloccato dalla membrana antiradon. Particolare attenzione dovrà essere posta nel sigillare la lama d’aria presente nelle murature multistrato per evitare che possa diventare veicolo del gas verso i livelli superiori

Figura 2 – Chiusura orizzontale inferiore sopra la quota del terreno su vespaio ventilato

Fondazioni dirette a trave rovescia dove è pre- vista la realizzazione di un’intercapedine (vespaio) vuota per il passaggio dell’aria. Il piano di calpestio interno della pavimentazione si trova elevato rispetto alla quota del terreno.
L’elevazione dal piano campagna dell’edificio e il solaio ventilato garantiscono di per sè già una diluizione ed espulsione del radon. L’eventuale passaggio del radon attraverso le discontinuità del solaio è bloccato dalla membrana antiradon. Eventuali compartimentazioni del vespaio dovrebbero essere messe in comunicazione mediante canalizzazioni di almeno 100 millimetri di diametro per assicurare la circolazione naturale dell’aria. In caso di alta concentrazione è possibile passare a un sistema mecca- nico con l’utilizzo di un aspiratore. Lo strato di livellamento sotto la membrana antiradon in corrispondenza della parete perimetrale dovrà essere in calcestruzzo.

Figura 3 – Chiusura orizzontale inferiore sopra la quota del terreno su vespaio ventilato

Fondazioni dirette a platea che prevedono la realizzazione di un piano di posa tra i cordoli di fondazione perimetrali per la posa di moduli tipo iglù, funzionali alla realizzazione di un vuoto sanitario (vespaio ventilato).
Il piano di calpestio interno della pavimentazione si trova leggermente rialzato rispetto alla quota del terreno. La tipologia adottata per la realizzazione del vespaio con elementi tipo iglù consente una continuità del volume senza compartimentazioni e una discreta circolazione d’aria naturale, grazie all’inserimento di canalizzazioni perimetrali di ventilazione, che potrebbe consentire una sufficiente diluizione ed espulsione del radon. L’eventuale passaggio del radon attraverso le discontinuità del solaio è bloccato dalla membrana antiradon. In caso di alta concentrazione è possibile passare da una ventilazione passiva a un sistema meccanico con l’utilizzo di un aspiratore.

Figura 4 – Chiusura orizzontale inferiore alla quota del terreno su vespaio

Fondazioni dirette a trave rovescia che prevedono la realizzazione di un vespaio riempito da materiale grossolano sotto il solaio a terra. Il piano di calpestio si trova leggermente sopra alla quota del terreno.
La preventiva messa in opera di un pozzetto forato all’interno del vespaio consente la posa di una canalizzazione aspirante collegata a un ventilatore e una messa in depressione/presurizzazione del vespaio con canalizzazione del flusso e allontanamento del radon. Il pozzetto può trovarsi all’interno del perimetro dell’edifico, qualora l’intervento sia realizzabile, oppure nell’immediato perimetro e può anche alloggiare il ventilatore di aspirazione.
L’eventuale passaggio del radon attraverso le discontinuità del solaio è bloccato dalla membrana antiradon. Lo strato di livellamento sotto la membrana antiradon in corrispondenza della parete perimetrale dovrà essere in calcestruzzo.

Figura 5 – Chiusura orizzontale inferiore sotto la quota del terreno con locali parzialmente o interamente controterra

Fondazioni dirette a trave rovescia e murature controterra di contenimento che prevedono la realizzazione di un solaio a terra direttamente a contatto con il terreno. La membrana antiradon ricopre l’intera superficie interna del solaio e risale in verticale fino al solaio superiore indipendentemente dal fatto che il locale sia interamente o parzialmente interrato. Viene successivamente sostenuta e protetta da una controparete interna, eventualmente con l’interposizione di uno strato termoisolante e mai fissata mediante tasselli che ne cause- rebbero la foratura.
Anche in questo caso, laddove possibile, la messa in opera di un pozzetto forato collegato a un sistema di ventilazione al di sotto del solaio controterra o al perimetro dell’edificio può consentire una sufficiente canalizzazione del flusso di gas e allontanamento del radon. Può essere anche valutata l’opportunità di collegare il sistema aspirante ai tubi di drenaggio perimetrali al piede di fondazione, in alternativa al pozzetto. La presenza e la posizione degli strati termoisolanti e degli strati di controllo del flusso di vapore nei diversi elementi tecnici (solaio a terra e solaio interpiano, muratura controterra) è in funzione dell’abitabilità o meno del locale interrato e della tipologia dei prodotti adottati. Così anche la stratificazione dei due pacchetti di solaio.

Figura 6 – Dettaglio della configurazione perimetrale in corrispondenza della muratura

Per evitare rischi di forature e lacerazioni in fase di cantiere, è opportuno posare una porzione di membrana antiradon sotto la muratura e, una volta rea- lizzata la muratura, potrà essere posata la membrana sull’intera superficie del solaio a terra giuntandola con la precedente.
Particolare attenzione dovrà essere posta nella posa della membrana sul risvolto verticale affinché sia per- fettamente in appoggio sullo spigolo per evitare cedi- menti e lacerazioni lungo questa linea. Nel caso siano previsti movimenti strutturali fra cordolo di fondazione e solaio è opportuno creare un giunto a S sul risvolto verticale.
Gli strati di livellamento sono presenti o meno in funzione della qualità della finitura superficiale degli strati precedenti.
Il giunto perimetrale di dilatazione sarà presente o meno in funzione della dimensione degli ambienti e del rischio di movimenti differenziali del sistema strutturale

Fonti:
“Schemi costruttivi e soluzioni conformi per la prevenzione dell’inquinamento indoor da gas radon nella nuova edificazione” – Carlo Bigliotto –  Giovanni Zannoni – Università IUAV di Venezia, Dip. di Costruzione

 Ing. Marco A. Tazzi – ZED PROGETTI srl

Since Radon’s main source is the land and most of the buildings rest directly on the ground, sometimes even with underground volumes (the buildings raised on pilotis are a minority), physically separating the building from the ground is the easiest and cheapest way to protect yourself from this risk. This aspect of construction can be achieved mainly in two ways, better if combined:

a space between the ground and the building where there is air circulation (ventilated under-floor cavity, 15-50 cm thick)
a continuous antiradon membrane below the entire surface of the house and generally placed above the under-floor cavity, where present.

These are two construction measures well known to professionals and adopted for other needs related to the problem of humidity and rising water capillary but, with minor changes, can also be functional to the problem radon and minimally affect the overall cost of the building under construction. Some waterproofing membranes already on the market in fact perform an effective action of damming against the rise of gas, also several companies now have in the catalog of specific products with certification of this performance.