La definizione ed il tipo di impianto termico presente in una unità immobiliare è fondamentale in relazione alla possibilità di accedere o meno alle agevolazioni Superbonus 110%.

Si premette che, ai sensi dell’art. 2 comma 1 del D.Lgs. 192/2005 si definisce:

g) «generatore di calore»: la parte di un impianto termico genera calore utile avvalendosi di uno o più dei seguenti processi:

• la combustione di combustibili, ad esempio in una caldaia;
• l’effetto Joule che avviene negli elementi riscaldanti di un impianto di riscaldamento a resistenza elettrica;
• la cattura di calore dall’aria ambiente, dalla ventilazione dell’aria esausta, dall’acqua o da fonti di calore sotterranee attraverso una pompa di calore; 4) la trasformazione dell’irraggiamento solare in energia termica con impianti solari termici;

h) «potenza termica utile di un generatore di calore» è la quantità di calore trasferita nell’unità di tempo al fluido termovettore; l’unità di misura utilizzata è il kW;

In merito all’impianto termico si possono distinguere tre categorie di immobili di interesse:

EDIFICI ESISTENTI NON COLLABENTI

Gli edifici (o, meglio, le unità immobiliari che lo costituiscono e che sono interessate dall’agevolazione) devono essere dotati sempre di impianto di riscaldamento funzionante presente negli ambienti in cui si realizza l’intervento agevolabile oppure riattivabile tramite un intervento manutentivo (Circolare 08/08/20 N. 24/E Agenzia delle Entrate, FAQ ENEA n.4). Tale condizione è richiesta per tutti gli interventi agevolabili con il Superbonus, anche quelli di semplice isolamento termico.

L’impianto termico viene definito al punto l-tricies del comma 1 art. 2 del D.lgs 192/2005 come modificato nell’allegato A del D.lgs. 311/2006 e dal Dlgs. 48/2020 entrato in vigore a partire dall’11/06/2020 (con riferimento anche alla Risoluzione 12/08/2009 N. 215/E e dalla Circolare 22/12/2020 N. 30/E punto 4.5.1). Nello specifico si hanno due casi possibili:

• Impianti esistenti non funzionanti

L’impianto di riscaldamento deve rispondere alle caratteristiche tecniche previste dal D.Lgs. 192/2005 (più probabilmente al caso di Impianti realizzati prima del 11/06/2020), tale impianto deve essere situato negli ambienti nei quali sono effettuati gli interventi di riqualificazione energetica e deve essere riattivabile tramite un intervento manutentivo. Nello specifico la FAQ ENEA n.4 indica:

FAQ n.4. Per usufruire delle detrazioni fiscali previste dall’ecobonus (ex legge 296/2006 e D.L. 63/2013 e successive modificazioni) e dal Superbonus (detrazioni fiscali del 110% ex D.L. 34/2020 come convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020 n. 77) è richiesta, tranne qualche eccezione, la presenza dell’impianto di climatizzazione invernale. Cosa si intende per impianto di climatizzazione invernale? Per la fruizione dell’ecobonus, l’immobile oggetto dell’intervento deve essere già dotato di impianto di climatizzazione invernale (vedi circolare dell’Agenzia dell’entrate n. 36 del 31/05/2007). Si ricorda, in proposito che il D.lgs. 48/2020 ha modificato l’art. 2, comma 1, lettera l-tricies del D.lgs. 192/05 che, attualmente, definisce impianto termico: “impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate”. Si desume che, ai fini della verifica della condizione richiesta per l’ecobonus e il Superbonus, l’impianto di climatizzazione invernale deve essere fisso, può essere alimentato con qualsiasi vettore energetico e non ha limiti sulla potenza minima inferiore. Ai medesimi fini, inoltre, l’impianto deve essere funzionante o riattivabile con un intervento di manutenzione, anche straordinaria. Nella circolare 24/E del 2020 è stato precisato, al riguardo, che gli interventi sono agevolabili a condizione che gli edifici oggetto degli interventi siano dotati di impianti di riscaldamento presenti negli ambienti in cui si realizza l’intervento agevolabile. Ciò implica, pertanto, che anche ai fini del 4 Superbonus è necessario che l’impianto di riscaldamento, funzionante o riattivabile, sia presente nell’immobile oggetto di intervento.

Questi impianti dovrebbero avere un libretto di impianto (eventualmente scaduto) se successivi al 2005 ed eventualmente registrati al Catasto termico regionale. Tale condizione concorre a “confermare” l’esistenza e la conformità dell’impianto. Se antecedenti al 2005 e, di fatto, da qual momento non più funzionanti, non ci sono elementi specifici (libretto o catasto termico) se non che la dimostrazione della esistenza dell’impianto termico dovrà essere fornita con qualsiasi mezzo, come ad esempio, documentazione fotografica, allacci ad utenze, documentazione progettuale afferente interventi pregressi, ecc… Sarà necessaria una relazione di un tecnico che attesti il non funzionamento e la riattivabilità dell’impianto.

Ove gli impianti termici non fossero riattivabili, l’unità immobiliare non può accedere alle detrazioni superbonus.

• Impianti esistenti funzionanti realizzati prima del 11/06/2020

L’impianto termico viene definito come un impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento. Sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe (anche elettriche, a legno o a pellet), caminetti, apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante, scaldaacqua unifamiliari, se fissi e quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare (per elementi alimentati da sola energia elettrica come stufe elettriche si può considerare come riferimento la potenza indicata assumendo cautelativamente  una conversione integrale dell’energia elettrica in calore) è maggiore o uguale a 15 kW.

Al di sotto di tale condizione non si ha un impianto termico e quindi l’unità immobiliare non può accedere alle detrazioni superbonus.

Inoltre, se la potenza totale rispetta la detta condizione di essere maggiore o uguale a 15 KW, ossia si ha un impianto termico, è obbligatorio che l’impianto sia dotato di libretto di impianto ai sensi dell’art. 7 del D.lgs. 192/05 e s.m.i. e dell’art. 7 del D.P.R. 74/2013. Ove non fosse presente il libretto di impianto, ai sensi dell’art. 15 comma 5: Il proprietario o il conduttore dell’unità immobiliare, l’amministratore del condominio, o l’eventuale terzo che se ne è assunta la responsabilità, qualora non provveda alle operazioni di controllo e manutenzione degli impianti di climatizzazione secondo quanto stabilito dall’articolo 7, comma 1, è punito con la sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro. Inoltre, ai sensi dell’art.6 comma 5 del D.lgs. 192/2005, l’attestato di prestazione energetica redatto per l’unità in questione ha durata sino no al 31/12 dell’anno successivo invece che di 10 anni come di norma.

Inoltre in molte Regioni d’Italia è stato istituito o è in fase di implementazione il Catasto degli Impianti termici, portale su cui devono essere registrati tutti gli impianti termici del territorio regionale ed inseriti i rapporti di efficienza energetica come sancito dal DPR 74/2013. L’impianto termico, ove presente tale catasto termico, dovrà altresì esservi registrato.

Ove, quindi, l’impianto termico fosse presente ma non ci fosse il libretto di impianto ci sarebbero i requisiti per il Superbonus ma non si rispetterebbe l’art. 7 del D.lgs. 192/05 e s.m.i. e dell’art. 7 del D.P.R. 74/2013 e, quindi, è sempre meglio che ci sia anche il libretto di impianto nonché che sia registrato al catasto termico.

Qualora il libretto di impianto non fosse redatto in quanto non redigibile, come nel caso di un caminetto a legna o a pellet a focolare aperto (tipologia che costituisce un “impianto preesistente”) che costituiscono un impianto non normabile e di complessa standardizzazione è possibile, in attesa di chiarimenti ufficiali dell’ENEA, che il tecnico sostituisca il libretto, assumendone piena responsabilità, con una relazione dettagliata che certifichi la presenza dell’impianto e ne calcoli la potenzialità sulla base della letteratura tecnica a disposizione. La suddetta relazione dovrà verificare anche la possibilità per il caminetto di servire per intero l’unità immobiliare o la stanza a cui si riferisce, ai fini del rispetto del requisito della presenza negli ambienti oggetti del Superbonus, dovendosi, in caso contrario, escludere dal bonus i volumi non riscaldabili.

• Impianti esistenti funzionanti realizzati dopo l’11/06/2020 compreso

L’impianto termico viene definito come un impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento. Sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe (anche elettriche a legno o a pellet), caminetti, apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante, scaldaacqua unifamiliari, se fissi ed a prescindere dal valore della somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare (per elementi alimentati da sola energia elettrica come stufe elettriche si può considerare come riferimento la potenza indicata assumendo cautelativamente  una conversione integrale dell’energia elettrica in calore). In quest’ultimo caso (per stufe, caminetti, …)  deve essere dimostrabile ad opera di un tecnico che l’impianto in questione, in assenza di alimentazione da parte dello stesso di un sistema di distribuzione, sia in grado di servire e riscaldare tutto l’appartamento/unità immobiliare (o, per lo meno, tutti gli ambienti oggetto di intervento per il Superbonus 110).

Inoltre, è obbligatorio che l’impianto sia dotato di libretto di impianto ai sensi dell’art. 7 del D.lgs. 192/05 e s.m.i. e dell’art. 7 del D.P.R. 74/2013. Ove non fosse presente il libretto di impianto, ai sensi dell’art. 15 comma 5: Il proprietario o il conduttore dell’unità immobiliare, l’amministratore del condominio, o l’eventuale terzo che se ne è assunta la responsabilità, qualora non provveda alle operazioni di controllo e manutenzione degli impianti di climatizzazione secondo quanto stabilito dall’articolo 7, comma 1, è punito con la sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro. Inoltre, ai sensi dell’art.6 comma 5 del D.lgs. 192/2005, l’attestato di prestazione energetica redatto per l’unità in questione ha durata sino no al 31/12 dell’anno successivo invece che di 10 anni come di norma.

Inoltre in molte Regioni d’Italia è stato istituito o è in fase di implementazione il Catasto degli Impianti termici, portale su cui devono essere registrati tutti gli impianti termici del territorio regionale ed inseriti i rapporti di efficienza energetica come sancito dal DPR 74/2013. L’impianto termico, ove presente tale catasto termico, dovrà altresì esservi registrato.

Ove, quindi, l’impianto termico fosse presente ma non ci fosse il libretto di impianto ci sarebbero i requisiti per il Superbonus ma non si rispetterebbe l’art. 7 del D.lgs. 192/05 e s.m.i. e dell’art. 7 del D.P.R. 74/2013 e, quindi, è sempre meglio che ci sia anche il libretto di impianto nonché che sia registrato al catasto termico.

Qualora il libretto di impianto non fosse redatto in quanto non redigibile, come nel caso di un caminetto a legna o a pellet a focolare aperto (tipologia che costituisce un “impianto preesistente”) che costituiscono un impianto non normabile e di complessa standardizzazione è possibile, in attesa di chiarimenti ufficiali dell’ENEA, che il tecnico sostituisca il libretto, assumendone piena responsabilità, con una relazione dettagliata che certifichi la presenza dell’impianto e ne calcoli la potenzialità sulla base della letteratura tecnica a disposizione. La suddetta relazione dovrà verificare anche la possibilità per il caminetto di servire per intero l’unità immobiliare o la stanza a cui si riferisce, ai fini del rispetto del requisito della presenza negli ambienti oggetti del Superbonus, dovendosi, in caso contrario, escludere dal bonus i volumi non riscaldabili.

EDIFICI ESISTENTI COLLABENTI (classificati in categoria catastale F/2)

Si tratta di immobili esistenti totalmente o parzialmente inagibili. In tal caso non si può avere, ovviamente, un impianto termico funzionante o riattivabile ma deve essere tassativamente dimostrabile che l’edificio è (o, meglio, era) dotato di impianto di riscaldamento rispondente alle caratteristiche tecniche previste dal D.Lgs. 192/2005 (più probabilmente al caso di Impianti realizzati prima del 11/06/2020) e che tale impianto sia situato negli ambienti nei quali sono effettuati gli interventi di riqualificazione energetica.

La dimostrazione della preesistenza dell’impianto termico dovrà essere fornita con qualsiasi mezzo, come ad esempio, documentazione fotografica, allacci ad utenze, documentazione progettuale afferente interventi pregressi, ecc..

EDIFICI IN CORSO DI COSTRUZIONE (classificati in categoria catastale F/3)

Le agevolazioni Superbonus non sono applicabili.

Ing. Paolo Croce- ZED PROGETTI srl

 

The definition and type of heating system in a property unit is fundamental in relation to the possibility of accessing or not to “Superbonus 110%” benefits.

Pursuant to art. 2, paragraph 1 of Legislative Decree 192/2005, the following elements are defined:

g) “heat generator”: the part of a thermal system that generates useful heat using one or more of the following processes
the combustion of fuels, for example in a boiler;
the Joule effect occurring in the heating elements of an electrical resistance heating system;
the capture of heat from ambient air, exhaust air ventilation, water or ground heat sources by means of a heat pump; 4. the conversion of solar radiation into thermal energy by means of solar thermal systems;
(h) ‘heat output of a heat generator’ is the quantity of heat transferred in a unit of time to the heat transfer fluid; the unit of measurement used is the kW;
With regard to the thermal system, three categories of buildings can be distinguished:

EXISTING NON-COLLABORATING BUILDINGS

Buildings (or, rather, the building units that constitute it and that are affected by the relief) must always be equipped with a functioning heating system present in the rooms in which the facilitating intervention is carried out or that can be reactivated through a maintenance intervention (Circular 08/08/20 N. 24/E Revenue Agency, FAQ ENEA n.4). This condition is required for all interventions eligible for Superbonus, even those of simple thermal insulation.

The thermal system is defined in point l-tricies of paragraph 1 of article 2 of Legislative Decree 192/2005 as amended in annex A of Legislative Decree 311/2006 and by Legislative Decree 48/2020 which came into force on 11/06/2020 (with reference also to Resolution 12/08/2009 No. 215/E and Circular 22/12/2020 No. 30/E point 4.5.1). Specifically, there are two possible cases:

Existing systems not working
The heating system must comply with the technical characteristics set out in Legislative Decree 192/2005 (more likely the case of systems built before 11/06/2020), this system must be located in the rooms where the energy requalification interventions are carried out and must be reactivated through a maintenance intervention. Specifically, FAQ ENEA n.4 indicates:

FAQ n.4. In order to take advantage of the tax deductions provided by the ecobonus (ex Law 296/2006 and Law Decree 63/2013 and subsequent amendments) and Superbonus (110% tax deductions ex Law Decree 34/2020 as converted, with amendments, by Law 77 of 17 July 2020) the presence of a winter air conditioning system is required, with some exceptions. What is meant by a winter air-conditioning system? In order to benefit from the ecobonus, the property in question must already have a winter air conditioning system (see Revenue Agency Circular no. 36 of 31/05/2007). In this regard, it should be noted that Legislative Decree 48/2020 amended Article 2, paragraph 1, letter l-tricies of Legislative Decree 192/05, which currently defines a heating system as: “a fixed technological system intended for winter or summer air conditioning services in rooms, with or without the production of domestic hot water, or intended only for the production of domestic hot water, regardless of the energy vector used, including any systems for the production, distribution, storage and use of heat as well as the organs of regulation and control, possibly combined with ventilation systems. Systems dedicated exclusively to the production of domestic hot water serving individual building units for residential use and similar are not considered thermal systems”. It can be inferred that, for the purposes of verifying the condition required for the ecobonus and Superbonus, the winter air conditioning system must be fixed, can be powered by any energy carrier and has no limit on the minimum power. For the same purposes, the system must also be operational or reactivatable with maintenance, including extraordinary maintenance. In this regard, Circular 24/E of 2020 clarified that the measures are eligible for aid provided that the buildings subject to the measures are equipped with heating systems in the rooms where the eligible measures are carried out. This implies, therefore, that even for the purposes of the 4 Superbonus it is necessary that the heating system, functioning or reactivable, is present in the building subject to intervention.

These systems should have a plant booklet (possibly expired) if subsequent to 2005 and possibly registered in the regional heat register. This condition contributes to “confirming” the existence and conformity of the system. If they predate 2005 and are no longer in operation, there are no specific elements (logbook or heat register) except that proof of the existence of the heating system must be provided by any means, such as photographic documentation, connections to utilities, design documentation relating to previous interventions, etc. A report by a technician attesting to the non-functioning and reactivation of the system will be required.

If the heating system cannot be reactivated, the property cannot benefit from the superbonus deduction.

Existing functioning systems built before 11/06/2020
A heating system is defined as a fixed technological system intended for winter or summer air conditioning services, with or without the production of domestic hot water, or intended only for the production of domestic hot water, regardless of the energy vector used, including any systems for the production, distribution, storage and use of heat as well as regulation and control devices, possibly combined with ventilation systems. Individual heating systems are included in thermal systems. Appliances such as stoves (including electric stoves, wood or pellet stoves), fireplaces, localised radiant heating appliances, single-family water heaters are considered heating systems if they are fixed and when the sum of the nominal firebox powers of the appliances serving the individual building unit (for elements powered only by electricity, such as electric stoves, the power indicated can be taken as a reference, conservatively assuming full conversion of electricity into heat) is greater than or equal to 15 kW.

Under this condition there is no heating system and therefore the property unit cannot access the superbonus deductions.

In addition, if the total power meets the condition of being greater than or equal to 15 kW, i.e. there is a heating system, it is compulsory for the system to have a plant booklet pursuant to art. 7 of Legislative Decree 192/05 and subsequent amendments and art. 7 of Presidential Decree 74/2013. If there is no plant logbook, according to art. 15 paragraph 5: The owner or the tenant of the real estate unit, the condominium administrator, or any third party who has assumed the responsibility, if he does not provide for the control and maintenance operations of the air conditioning systems according to the provisions of art. 7, paragraph 1, is punished with an administrative sanction not lower than 500 euro and not higher than 3,000 euro. Moreover, pursuant to Article 6, paragraph 5 of Legislative Decree 192/2005, the energy performance certificate drawn up for the unit in question lasts until 31/12 of the following year instead of 10 years as usual.

In addition, many Italian regions have set up or are in the process of implementing the Catasto degli Impianti termici, a portal on which all thermal systems in the region must be registered and energy efficiency reports entered, as stipulated in Presidential Decree 74/2013. The thermal plant, where present in this thermal cadastre, must also be registered there.

If, therefore, the heating system is present but there is no plant booklet, it meets the requirements for the Superbonus but does not comply with Article 7 of Legislative Decree 192/05 as amended and Article 7 of Presidential Decree 74/2013 and, therefore, it is always better to have the plant booklet and be registered in the heat register.

If the system logbook cannot be prepared, as in the case of a wood or pellet fireplace with an open hearth (a type that constitutes a “pre-existing system”) that constitutes a system that cannot be regulated and is complex to standardise, it is possible, pending official clarification from ENEA, for the technician to replace the logbook, assuming full responsibility, with a detailed report certifying the presence of the system and calculating its potential on the basis of the available technical literature. The report must also verify the possibility of the fireplace serving the entire property unit or room to which it refers, in order to comply with the requirement of the presence in the rooms covered by the Superbonus, otherwise the non-heatable volumes will be excluded from the bonus.

Existing operating systems installed after 11/06/2020 inclusive
A heating system is defined as a fixed technological system intended for winter or summer air-conditioning of rooms, with or without the production of domestic hot water, or intended only for the production of domestic hot water, regardless of the energy vector used, including any systems for the production, distribution, storage and use of heat as well as the regulating and control components, possibly combined with ventilation systems. Individual heating systems are included in thermal systems. Appliances such as: stoves (including electric wood or pellet stoves), fireplaces, localised radiant heating appliances, single-family water heaters are considered heating systems, if they are fixed and regardless of the value of the sum of the nominal firebox powers of the appliances serving the individual building unit (for elements powered only by electricity, such as electric stoves, the indicated power can be taken as a reference, conservatively assuming full conversion of electricity into heat). In the latter case (for stoves, fireplaces, …) it must be demonstrable by a technician that the system in question, in the absence of supply from the same distribution system, is able to serve and heat the entire flat / real estate unit (or, at least, all the rooms subject to intervention for the Superbonus 110).

Moreover, it is mandatory that the system is equipped with a plant booklet pursuant to art. 7 of Legislative Decree 192/05 and subsequent amendments and art. 7 of Presidential Decree 74/2013. If there is no plant logbook, according to art. 15 paragraph 5: The owner or the tenant of the real estate unit, the condominium administrator, or any third party who has assumed the responsibility, if he does not provide for the control and maintenance operations of the air conditioning systems according to the provisions of art. 7, paragraph 1, is punished with an administrative sanction not lower than 500 euro and not higher than 3,000 euro. Moreover, pursuant to Article 6, paragraph 5 of Legislative Decree 192/2005, the energy performance certificate drawn up for the unit in question lasts until 31/12 of the following year instead of 10 years as usual.

In addition, many Italian regions have set up or are in the process of implementing the Catasto degli Impianti termici, a portal on which all thermal systems in the region must be registered and energy efficiency reports entered, as stipulated in Presidential Decree 74/2013. The thermal plant, where present in this thermal cadastre, must also be registered there.

If, therefore, the heating system is present but there is no plant booklet, it meets the requirements for the Superbonus but does not comply with Article 7 of Legislative Decree 192/05 as amended and Article 7 of Presidential Decree 74/2013 and, therefore, it is always better to have the plant booklet and be registered in the heat register.

If the system logbook cannot be prepared, as in the case of a wood or pellet fireplace with an open hearth (a type that constitutes a “pre-existing system”) that constitutes a system that cannot be regulated and is complex to standardise, it is possible, pending official clarification from ENEA, for the technician to replace the logbook, assuming full responsibility, with a detailed report certifying the presence of the system and calculating its potential on the basis of the available technical literature. The above report must also verify the possibility of the fireplace serving the entire property unit or room to which it refers, in order to comply with the requirement of its presence in the rooms covered by the Superbonus, otherwise the non-heatable volumes must be excluded from the bonus.

EXISTING BUILDINGS (classified in cadastral category F/2)

These are existing buildings that are totally or partially uninhabitable. In this case it is obviously not possible to have a functioning or reactivatable heating system, but it must be absolutely demonstrable that the building is (or, rather, was) equipped with a heating system that meets the technical characteristics laid down in Legislative Decree 192/2005 (more likely in the case of systems built before 11/06/2020) and that this system is located in the rooms in which the energy requalification interventions are carried out.

Evidence of the pre-existence of the heating system must be provided by any means, such as, for example, photographic documentation, connections to utilities, design documentation relating to previous interventions, etc..

BUILDINGS IN PROGRESS OF CONSTRUCTION (classified in cadastral category F/3)

Superbonus benefits are not applicable.