Building automation (BACS) e Superbonus 110%

Building automation (BACS) e Superbonus 110%

BUILDING AUTOMATION AND "SUPERBONUS 110%"

Building automation (BACS) e Superbonus 110%

Con il termine BACS, acronimo di “Building & Automation Control System”, si indica, in generale, l’insieme degli strumenti di automazione e regolazione intelligente che permettono di “controllare” e rendere automatiche alcune operazioni all’interno di un edificio, consentendo al contempo una riduzione dei consumi energetici.

CAMPO DI APPLICAZIONE IN RELAZONE AL SUPERBONUS 110%

Nell’ambito del Superbonus 110%, la normativa è, al solito, caotica a causa delle sovrapposizioni tra riferimenti cogenti variamente posizionati tra norme cronologicamente diverse e correlazioni a normative volontarie UNI successivamente aggiornate. Senza entrare nello specifico della miriade di circolari esplicative ed interpelli connessi disponibili su internet ed a cui si rimanda, esiste, come è noto, una suddivisione tra interventi trainanti e trainati. In particolare, tra questi ultimi è considerata anche la building automation relativa a:

  • impianti termici degli edifici previsti dalla L. n. 208 del 2015, articolo 1, comma 88 più precisamente degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione (questi se esistenti N.d.R.) delle unità abitative per sostituzione di impianti in questione o integrazione di controlli su impianti esistenti
  • regolazione e controllo delle schermature solari e/o chiusure tecniche oscuranti mobili per introduzione ex novo o sostituzione di queste componenti se esistenti o integrazione di schermature solari e/o chiusure tecniche oscuranti mobili esistenti e non sostituite.

Infatti, con  il DM 06/08/2020 “Requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici – cd. Ecobonus” (il più noto “Decreto Requisiti”) all’articolo 2, punto 1.f, si riporta, tra gli interventi di efficientamento energetico anche “l’installazione e messa in opera, nelle unità abitative, di dispositivi e sistemi di building automation.  Il successivo articolo 5, comma 1, lettera c) precisa infatti che la detrazione (per la realizzazione degli interventi di cui all’art. 2) spetta per le spese relative agli “interventi di fornitura e installazione di sistemi di schermatura solare e/o chiusure tecniche oscuranti mobili, montate in modo solidale all’involucro edilizio o ai suoi componenti, all’interno, all’esterno o integrati alla superficie finestrata nonché l’eventuale smontaggio e dismissione di analoghi sistemi preesistenti, nonché la fornitura e messa in opera di meccanismi automatici di regolazione e controllo delle schermature. Alla lettera d), punto iii, precisa che la detrazione spetta per le spese relative alla “fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche nonché delle opere elettriche e murarie necessarie per l’installazione e la messa in funzione a regola d’arte, all’interno di edifici o delle unità abitative, di sistemi di building automation degli impianti termici degli edifici

COSA SI INTENDE PER “SISTEMI DI SCHERMATURA SOLARE E/O CHIUSURE OSCURANTI MOBILI”

In merito alla parte riguardante i BACS per i sistemi di schermatura solare e/o chiusure oscuranti mobili, si fa presente che queste risultano relative a quelle citate nell’allegato M del D.Lgs. 311/2006, sostituito integralmente dall’Allegato B del DM 26/06/2009 a sua volta sostituito dall’Allegato 2 al DM 26/06/2015 che nel merito riporta le stesse norme del suddetto Allegato B, ed in particolare il riferimento a:

  • UNI EN 13363.01 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate; calcolo della trasmittanza totale e luminosa, metodo di calcolo semplificato – ora riferirsi a: UNI EN ISO 52022-1:2018 che la sostituisce
  • UNI EN 13363.02 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate; calcolo della trasmittanza totale e luminosa, metodo di calcolo dettagliato –  ora riferirsi a: UNI EN ISO 52022-2:2018 che la sostituisce

Analizzando la UNI EN ISO 52022 il riferimento alla definizione di cosa si intenda per sistemi di schermatura solare e/o chiusure tecniche oscuranti mobili ci riporta alla UNI EN 12216:2018

Tale indicazione può essere a sua volta integrata sulla documentazione disponibile da ENEA ed in particolare il Vademecum: schermature solari e chiusure oscuranti  relativo a “ACQUISTO E POSA IN OPERA DI SCHERMATURE SOLARI E/O CHIUSURE TECNICHE MOBILI OSCURANTI (Allegato M al D.Lgs 311 del 29/12/2006) MONTATI IN MODO SOLIDALE ALL’INVOLUCRO EDILIZIO O AI SUOI COMPONENTI E INSTALLATI ALL’INTERNO, ALL’ESTERNO O INTEGRATI ALLA SUPERFICIE FINESTRATA” in cui si evince che:

  • Per le “schermature solari” (sono da intendersi le tende da sole, veneziane, tende a rullo, tende a bracci) sono ammessi gli orientamenti da EST a OVEST passando per SUD e sono pertanto esclusi NORD, NORD-EST e NORD-OVEST.
  • Per le “chiusure oscuranti” (sono da intendersi le persiane, avvolgibili, tapparelle) sono ammessi tutti gli orientamenti. 

Il fatto che nelle chiusure oscuranti citate rientrino persiane, avvolgibili, tapparelle è chiaramente riportato anche nell’applicazione “Chiusure oscuranti” messa a disposizione da ENEA in quanto, in presenza di impianto di climatizzazione invernale, dovrà essere valutato il risparmio di energia primaria non rinnovabile conseguito con le chiusure oscuranti. 

Attenzione: le chiusure oscuranti possono essere installate non contestualmente alla sostituzione degli infissi ed in questo caso rientrano in questo capitolo di detrazione trainata (ad esempio è ammessa anche la detrazione per la sostituzione o l’introduzione di avvolgibili su finestre che non vengono sostituite), altrimenti rientrano nel capitolo di detrazione trainato: “Acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi”.

MASSIMALI IN RELAZIONE AL SUPERBONUS 110%

In riferimento ai massimali associati lo scrivente individua i seguenti riferimenti guida (salvo diverse interpretazioni):

  • Devono essere presenti interventi trainanti
  • Non è compreso tra le spese ammissibili l’acquisto di dispositivi che permettono di interagire da remoto  con i sistemi BACS come telefoni cellulari, tablet e personal computer o dispositivi similari comunque denominati
  • per i BACS di gestione degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione (questi ultimi se esistenti N.d.R.) delle unità abitative (in quanto viene solo citato l’art. 1 della L. 208/2015) congiuntamente o indipendentemente dagli interventi di sostituzione di tali impianti e quindi anche nei casi di integrazione di controlli a impianti riscaldamento o produzione di acqua calda esistenti, il massimale è fissato ai sensi del citato DM 06/08/2020 – allegato B – in € 15.000

Ove si deve intendere che la detrazione ammessa al 110% è pari a € 15.000. Il che corrisponde ad una spesa complessiva di € 13.363,36 comprese IVA e prestazioni professionali ed in tale caso l’impianto deve essere asseverato nella classe richiesta (vedasi punto B del paragrafo successivo) da un professionista.
Qualora, ai sensi del punto 13.2 dell’Allegato A del DM 06/08/2020, si tratti di un impianto di riscaldamento di potenza termica utile nominale inferiore a 100 KW utili e quindi l’asseverazione può essere e venisse sostituita da una dichiarazione del fornitore o dell’installatore (ossia senza progetto e senza riferimento a Prezziari Regionali o riconosciuti nella computazione dell’intervento) l’ammontare massimo delle detrazioni fiscali e quindi della spesa massima ammissibile è calcolato sulla base dei massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento di cui all’allegato I del citato decreto, ossia il massimale di spesa specifica è di € 50/mq (v. Allegato I del DM 06/08/2020 – tabella 1).

  • per i BACS di gestione di sistemi di schermatura solare e/o chiusure tecniche oscuranti mobili, tale attività di gestione rientra nel caso dell’attività trainata di sostituzione/acquisto posa in opera di schermature solari/chiusure oscuranti come definite al punto precedente o per integrazione di controlli su sistemi di schermatura solare/chiusure oscuranti esistenti e nel relativo massimale di detrazione al 110% di € 60.000 (spesa complessiva € 54.545,45 comprese IVA e prestazioni professionali ). In termini cautelativi è opportuno evitare di far rientrare in questo caso l’introduzione di una motorizzazione su sistemi di schermatura e/o chiusure tecniche oscuranti mobili esistenti ma non motorizzate che non vengono sostituite ma solo integrate da BACS.

REQUISITI CHE I SISTEMI BACS DEVONO RISPETTARE PER POTER ESSERE APPLICATO IL SUPERBONUS 110%

Per avere accesso al Superbonus 110% i detti sistemi BACS devono inoltre:

  1. essere installati in unità immobiliari private residenziali (unità abitative), ossia edifici unifamiliari o nelle unità immobiliari private all’interno di condomini a prevalenza residenziale (ai sensi della Circol. 24/E del 08/08/2020 dell’Agenzia delle Entrate);
  2. partecipare effettivamente all’aumento dell’efficienza energetica e le funzioni di gestione automatizzata dell’impianto di riscaldamento, ACS e, laddove presente, dell’impianto di climatizzazione estiva, devono essere quelle identificate almeno per la classe B (o A), come definite nella norma UNI EN 15232 -1: 2017 “Prestazione energetica degli edifici – Incidenza dell’automazione, della regolazione e della gestione tecnica degli edifici”.
  3. garantire quanto previsto nel DM 06/08/2020 – art. 11 – punto 11.1 – Allegato A 

IN MERITO AL PUNTO 2

La norma UNI EN 15232-1 definisce i metodi standardizzati per calcolare il livello di contributo dei BACS alla performance energetica degli edifici. La UNI EN 15232-1 non è però una norma di prodotto ma una norma di sistema. Quindi, l’asseverazione non può essere redatta dal produttore dei componenti ma da una figura professionale (in genere è il professionista a cui è affidata la pratica di Superbonus 110%). Vale comunque il caso indicato a punto 11.2 del DM 06/08/2020 ossia che l”asseverazione per impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione (questi ultimi se esistenti N.d.R.) di potenza utile inferiore a 100 kW può essere sostituita da una dichiarazione dell’installatore.

Nello specifico, la citata UNI EN 15232-1 distingue tra destinazione d’uso residenziale e non-residenziale del fabbricato e (Tabella 4 ) tra N.7 dominii di controllo:

  1. Controlli su Climatizzazione invernale (riscaldamento) – Heating control
  2. Controlli su ACS (Acqua Calda Sanitaria) – DHW – Domestic hot water supply control
  3. Controlli su Climatizzazione estiva (raffrescamento) – Cooling control
  4. Controlli su Ventilazione e condizionamento dell’aria – Ventilation and air-conditioning control
  5. Controlli su Illuminazione – Lighting control
  6. Controlli su Sistemi oscuranti – Blind control
  7. Controlli su Gestione dell’immobile – Technical home and building management

Ogni dominio, a sua volta, presenta delle funzioni di controllo ed a ciascuna funzione di controllo viene attribuito un elenco numerato (0, 1, 2, …) in corrispondenza dell’esistenza di uno specifico livello di controllo.

Ad es. per il dominio 1. Controlli su Climatizzazione invernale (riscaldamento) – Heating control si hanno 10 funzioni: 1.1 Emission control, 1.2 Emission control for TBS, 1.3 Control of distribution network hot water temperature, … , 1.10 Control of Thermal Energy Storage (TES) charging.
Nella funzione 1.1 Emission control si considerano i seguenti livelli (crescenti) di controllo:

Vengono poi definite N. 4 classi di efficienza BAC (A, B, C, D) di cui la “D” è la peggiore e la “A” la migliore:

In base al livello di controllo posseduto la funzione risulta posizionata in una determinata classe di efficienza in base alla Tabella 5 della Norma UNI.
Ad esempio, nel dominio 1. Controlli su Climatizzazione invernale (riscaldamento) – Heating control, la funzione 1.1 Emission control si considera nella Classe B se possiede il livello 3 di controllo

In merito alla correlazione con il Superbonus 110%, si dovranno prendere in considerazione solo le funzioni in classe B della parte residenziale e per i dominii di:

  • Climatizzazione invernale (riscaldamento) – dominio 1 (heating control)
  • ACS (Acqua Calda Sanitaria) – dominio 2 (DHW – domestic hot water supply control) 
  • Climatizzazione estiva (raffrescamento) –  dominio 3 (cooling control) (se esistente)
  • Controllo tramite BACS degli oscuranti – dominio 6  (blind control)

 Inoltre:

  • in genere il dominio 1 è sempre presente
  • il dominio 2 si ha solo nel caso in cui il sistema di produzione presenti un accumulo ed una rete di ricircolo (quindi non si può considerare nel caso non si abbia accumulo o si abbia una produzione istantanea di ACS). Di fatto è utilizzabile solo nei casi ACS (Acqua Calda Sanitaria) centralizzata nei condominii o edifici plurifamiliari in cui può esserci un accumulo e rete di ricircolo
  • per quanto riguarda il dominio 3 relativo all’impianto di climatizzazione, questo deve essere necessariamente esistente.

Nell’ambito dei servizi indicati possono essere introdotti (rientrando nel regime delle detrazioni/sconto in fattura) in maniera indipendente e senza obbligo che ci siano tutti i seguenti sistemi ognuno associato ad una “funzione EN 15232-1) . Unico obbligo è, come già detto, che le funzioni devono essere almeno in CLASSE B. Nello specifico:

CLIMATIZZAZIONE INVERNALE (RISCALDAMENTO) – DOMINIO 1 (HEATING CONTROL)

Le funzioni/ sistemi agevolabili risultano:

Funzione EN 15232-1 Per essere in CLASSE B (minimo) residenziale
1.1 Controllo dell’emissione
(Emission control – HEAT_EMIS_CTRL_DEF – M3-5)
3: Controllo di ogni ambiente con comunicazione tra controllori e BACS.
Ogni stanza o emettitore deve avere un regolatore con comunicazione digitale (filare o wireless) in grado di regolare la temperatura e comunicare lo stato di funzionamento dell’organo controllato (es. apertura della valvola, velocità del ventilatore, ecc.) ad un supervisore e ricevere la temperatura voluta o il programma giornaliero o settimanale.
 1.2 Controllo dell’emissione dei sistemi radianti TABS – Thermally Activated Building Structures: Strutture edili termoattive
(Emission control for TABS – heating mode – HEAT_EMIS_CTRL_TABS – M3-5)
 2: Controllo automatico centrale avanzato
Se l’impianto ha come emissione i pannelli radianti (a pavimento, a soffitto, oppure a parete) la regolazione può essere centralizzata. Le zone devono essere regolate per mantenere la minima temperatura dell’intervallo di comfort.
 1.3 Controllo della temperatura dell’acqua calda nella rete di distribuzione (mandata o ritorno)
(Control of distribution network hot water temperature (supply or return)  HEAT_DISTR_CTRL_TMP – M3-6)
 2: Controllo basato sulla temperatura ambiente
La temperatura di mandata del termovettore deve tenere conto sia della temperatura esterna sia di altri parametri che esprimono il carico istantaneo dell’impianto come ad esempio le temperature ambiente (detta anche autorità ambiente o termoregolazione avanzata). 
 1.4 Controllo delle pompe della rete di distribuzione nelle reti
(Control of distribution pumps in networks  HEAT_DISTR_CTRL_PMP – M3-6)
 2: Pompe multistadio
La pompa di circolazione deve poter avere diverse velocità
1.5 Controllo intermittente dell’emissione e/o distribuzione
(Intermittent control of emission and/or distribution  HEAT_DISTR_CTRL – M3-5/M3-6)
2: Controllo automatico con partenza /arresto ottimizzato
Il regolatore ambiente, di zona o della rete di distribuzione, deve avere un orologio con fasce orarie e la funzione di ottimizzatore.
1.6: Controllo del generatore locale
(combustione) e del Teleriscaldamento (scambiatore)
(Heat generator control for combustion and district heating HEAT_GEN_CTRL_CD – M3-8)
2: Controllo a temperatura variabile in funzione del carico
Il regolatore climatico deve tenere conto del carico delle utenze tramite comunicazione digitale.
1.7: Controllo del generatore (pompa di calore)
(Heat generator control (heat pump) HEAT_GEN_CTRL_HP – M3-8)
2: Controllo a temperatura variabile in funzione del carico
Il regolatore climatico deve tenere conto del carico delle utenze tramite comunicazione digitale.
1.8: Controllo del generatore (outdoor unit)
(Heat generator control (outdoor unit) HEAT_GEN_CTRL_OU – M3-8)
1: Controllo multistadio
Controllo a gradini del generatore in funzione del carico o della domanda
1.9: Sequenziamento di diversi generatori
(Sequencing of different heat generators 
HEAT_GEN_CTRL_SEQ – M3-8)
2: Priorità basate solo su liste dinamiche (basate sull’efficienza corrente del generatore e capacità di generazione)
In caso di sequenza di generatori la lista di attivazione deve essere dinamica e non solo statica (es blocchi, ore di funzionamento, maggiore rendimento)
1.10: Controllo del carico del sistema di accumulo dell’energia termica
(Control of Thermal Energy Storage (TES) charging HEAT_TES_CTRL – M3-7)
2: Sistema di accumulo basato sulla previsione di carico
In caso di accumulo di acqua tecnica il carico deve essere fatto sulla base della richiesta prevista delle utenze servite.

ACS (ACQUA CALDA SANITARIA) – DOMINIO 2 (DHW)

Le funzioni/ sistemi agevolabili risultano:

Funzione EN 15232-1 Per essere in CLASSE B (minimo) residenziale
2.1 Regolazione della temperatura di accumulo di ACS con riscaldamento elettrico integrato o pompa di calore elettrica (Control of DHW storage charging with direct electric heating or integrated eletric heat pump DHW_STRG_CTRL_EL – M8-7/M8-8) 2: Regolazione automatica
accensione/spegnimento, avvio a tempo del caricamento e gestione multisensore dell’accumulo
L’accumulo dell’ACS deve poter essere caricato con scheduler (ad orari) con livelli di temperatura diversi e gestione con più di una sonda di temperatura a livelli diversi dell’accumulo.
2.2 Controllo della temperatura di accumulo di ACS con generatore di acqua calda (Control of DHW storage charging using hot water generation DHW_STRG_CTRL_HG – M8-7/M8-8) 2: Controllo automatico accensione/spegnimento, avvio a tempo del caricamento e mandata in base alla richiesta o gestione multisensore dell’accumulo.
L’accumulo dell’ACS deve poter essere caricato con scheduler (ad orari) con livelli di temperatura diversi e gestione con più di una sonda di temperatura a livelli diversi dell’accumulo.
2.3 Regolazione della temperatura di accumulo di ACS con collettore solare e generazione di calore (Control of DHW storage charging with solar collector and supllementary heat generation DHW_STRG_CTRL_SOL – M8-7/M8-8) 2: Regolazione automatica del carico di accumulo solare (priorità1) e del carico di accumulo integrativo (priorità 2), mandata in base alla richiesta o gestione multisensore dell’accumulo.
Gestione avanzata del carico del boiler o accumulo di ACS tramite solare termico e generatore di calore.
2.4 Regolazione della pompa di ricircolo ACS (Control of DHW circulation pump DHW_CIC_CTRL – M8-6) 1: Con programma a tempo (possibile contrasto con linee guida sulla legionella, in questi casi è necessario tenere la pompa sempre accesa)
La pompa del ricircolo dell’ACS deve poter essere accesa secondo un programma a tempo.

CLIMATIZZAZIONE ESTIVA (RAFFRESCAMENTO) – DOMINIO 3 (COOLING CONTROL) SE L’IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE È GIA’ ESISTENTE

Le funzioni/ sistemi agevolabili risultano:

Funzione EN 15232-1 Per essere in CLASSE B (minimo) residenziale
3.1 Controllo dell’emissione (Emission control – CLG_EMIS_CTRL_DEF – M4-5) 3: Controllo di ogni ambiente con comunicazione tra controllori e BACS.
Ogni stanza o emettitore deve avere un regolatore con comunicazione digitale (filare o wireless) in grado di regolare la temperatura e comunicare lo stato di funzionamento dell’organo controllato (es. apertura della valvola, velocità del ventilatore, ecc.) ad un supervisore e ricevere la temperatura voluta o il programma giornaliero o settimanale.
 3.2 Controllo dell’emissione dei sistemi radianti TABS (Thermally Activated Building Structures: Strutture edili termoattive) (Emission control for TABS – cooling mode – CLG_EMIS_CTRL_TABS – M4-5) 2: Controllo automatico centrale avanzato
Se l’impianto ha come emissione i pannelli radianti (a pavimento, a soffitto, oppure a parete) la regolazione può essere centralizzata ma deve anche considerare una funzione della temperatura esterna, come ad esempio la media ultime 24 ore. Le zone devono essere regolate per mantenere la minima temperatura dell’intervallo di comfort.
 3.3 Controllo della temperatura dell’acqua calda nella rete di distribuzione (mandata o ritorno) (Control of distribution network chilled water temperature (supply or return) – CLG_DISTR_CTRL_TMP – M4-6) 2: Controllo basato sulla temperatura ambiente Demand based control
La temperatura di mandata del termovettore deve tenere conto sia della temperatura esterna ma anche della o delle temperature ambiente (detta anche autorità ambiente o termoregolazione avanzata).
 3.4 Controllo delle pompe della rete di distribuzione nelle reti  (Control of distribution pumps in hydraulic networks – CLG_DISTR_CTRL_PMP – M4-6)  2: Controllo pompe multistadio
La pompa di circolazione deve poter avere diverse velocità
3.5 Controllo intermittente dell’emissione e/o distribuzione (Intermittent control of emission and/or distribution – CLG_DISTR_CTRL – M4-5/M4-6) 2: Controllo automatico con partenza /arresto ottimizzato – Automatic control with optimum start/stop
Il regolatore ambiente, di zona o della rete di distribuzione deve avere un orologio con fasce orarie e la funzione di ottimizzatore.
3.6 Interblocco tra il controllo del riscaldamento e del raffrescamento della emissione e distribuzione (Interlock between heating and cooling control of emission and/or distribution  – CLG_GEN_CTRL – M4-8) 1: Interblocco parziale (dipende dal sistema HVAC)
Il regolatore dell’emettitore o della zona deve avere una zona di regolazione (set-point con zona neutra) ampia per minimizzare i momenti in cui è possibile che le azioni di riscaldamento/raffrescamento siano sovrapposte in estate/inverno.
3.7: Controllo generatore per il raffrescamento (Generator control for cooling – CLG_GEN_CTRL – M4-8) 2: Controllo a temperatura variabile in funzione della temperatura esterna
Il regolatore climatico deve tenere conto del carico delle utenze tramite comunicazione digitale.
3.8: Sequenziamento di diversi generatori di acqua raffrescata (Sequencing of different chillers (generators for chilled water) – CLG_GEN_CTRL_SEQ – M4-8)
Questa funzione di controllo si applica solo a un sistema con una serie di chiller di diverse dimensioni o tipi di generatori di acqua refrigerata che includono il Free Cooling e/o le fonti di energia rinnovabile
2: Priorità basate solo su liste dinamiche (basate sull’efficienza corrente del generatore e capacità di generazione
In caso di sequenza di generatori la lista di attivazione deve essere dinamica e non solo statica (es. blocchi, ore di funzionamento, maggiore rendimento).
3.9: Controllo del carico dell’accumulo di acqua tecnica, chiamato anche accumulo inerziale, puffer o volano termico (TES) (Control of Thermal Energy Storage (TES) charging – CLG_TES_CTRL – M4-7) 2: Sistema di accumulo basato sulla previsione di carico
In caso di accumulo di acqua tecnica il carico deve essere fatto sulla base della richiesta prevista delle utenze servite.

CONTROLLO TRAMITE BACS DEGLI OSCURANTI – DOMINIO 6 (BLIND CONTROL)

Le funzioni/ sistemi agevolabili risultano:

Funzione EN 15232-1 Per essere in CLASSE B (minimo) residenziale
6.1 Controllo delle schermature solari (Blind control – BLIND_CTRL – M2.5/2.8/9-5) 2: Azionamento motorizzato con comando automatico
Gli oscuranti devono essere azionati in modo automatico per ridurre l’apporto di calore estivo dovuto all’irraggiamento solare e ridurre il carico termico. In inverno l’utente deve poterli azionare manualmente per evitare l’abbagliamento. 

IN MERITO AL PUNTO 2

In particolare, ai sensi del citato DM 6 agosto 2020 – punto 11.1 – Allegato A, per poter accedere al regime di agevolazione è  necessario anche che sia garantito: 

omissis … e consente la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva in maniera idonea a: 

  1. mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici mediante la fornitura periodica dei dati. La misurazione dei consumi può avvenire anche in maniera indiretta anche con la possibilità di utilizzare i dati da altri sistemi di misurazione installati nell’impianto purché funzionanti;
  2. mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
  3. consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.

Il punto a) riguarda l’accesso ai dati di consumo. Questo significa che nell’abitazione deve essere presente un sistema di contabilizzazione diretta o indiretta dei consumi di riscaldamento e in caso anche di ACS e di raffrescamento. Alcuni esempi:

Es. Edificio singolo, oppure unità immobiliare in condominio con generatore autonomo
Nel caso di un edificio singolo la fornitura periodica dei dati è normalmente assicurata dal fornitore del vettore energetico; in caso questo non fosse possibile, si può utilizzare una contabilizzazione di tipo sia diretto che indiretto (poco usato).

1. Contabilizzazione diretta
Nel caso di un generatore a combustione interna (caldaia, pompa di calore ad assorbimento GAHP) si può installare uno o più contatori di energia termica (CET, chiamato anche integratore, misuratore o calcolatore di energia termica) a valle del generatore e del circuito di alimentazione dell’accumulo dell’ACS, oppure nel caso della pompa di calore elettrica si può installare un contatore di energia elettrica dedicato.
2. Contabilizzazione indiretta

Nel caso indiretto è possibile avere la stima dei consumi applicando le norme UNI in vigore. Il servizio di accesso ai dati in forma periodica deve essere conforme alla direttiva EED 2002/2018, attuata in Italia dal Dlgs 73/2020 “Modifiche all’articolo 1 del decreto legislativo n. 102 del 2014”, art. 19 comma 1 che aggiunge l’allegato 9 al dlgs 102/14 smi, comma 2 secondo capoverso: “Dal 1° gennaio 2022, se sono stati installati contatori o contabilizzatori di calore leggibili da remoto, le informazioni sulla fatturazione o sul consumo basate sul consumo effettivo o sulle letture dei contabilizzatori di calore sono fornite agli utenti finali almeno una volta al mese. Esse possono altresì essere rese disponibili via Internet e aggiornate con la massima frequenza consentita dai dispositivi e dai sistemi di misurazione utilizzati”.

Es. Unità immobiliare singola in condominio
Nel caso in esame, consideriamo un edificio condominiale in cui le diverse unità immobiliari sono contabilizzate tramite contatori o contabilizzatori di energia termica.

1. Contabilizzazione diretta:
Nel caso di utilizzo di contatori diretti (CET) per ogni unità immobiliare (chiamate anche cassette/box di contabilizzazione), il sistema di telelettura dell’edificio deve raccogliere tutti i contatori con un concentratore (in genere tramite bus filare o wireless) e mandarli in un sistema cloud, oppure ogni unità immobiliare potrebbe avere il proprio sistema autonomo di lettura da remoto. La soluzione ottimale è che tutto il condominio abbia un unico sistema tramite cloud per ottimizzare i costi di remotizzazione ed automatizzare anche i costi di ripartizione delle spese dei servizi di riscaldamento/raffrescamento e ACS.
2. Contabilizzazione indiretta:

Nel caso le unità immobiliari abbiamo la contabilizzazione indiretta tramite contabilizzatori (i ripartitori EN 834 o i totalizzatori di inserzione pesati EN 11388 o EN 9019), si deve installare un sistema di lettura da remoto tramite concentratore ed invio dei dati in cloud, così da avere i dati di consumo in un unico punto e disporre del servizio di lettura da remoto (AMI, automatic meter infrastructure). Il servizio di accesso ai dati in forma periodica deve essere conforme alla direttiva EED 2002/2018, attuata in Italia dal Dlgs 73/2020 “Modifiche all’articolo 1 del decreto legislativo n. 102 del 2014”, art. 19 comma1 che aggiunge l’allegato 9 al dlgs 102/14 smi, comma 2 secondo capoverso: “Dal 1° gennaio 2022, se sono stati installati contatori o contabilizzatori di calore leggibili da remoto, le informazioni sulla fatturazione o sul consumo basate sul consumo effettivo o sulle letture dei contabilizzatori di calore sono fornite agli utenti finali almeno una volta al mese. Esse possono altresì essere rese disponibili via Internet e aggiornate con la massima frequenza consentita dai dispositivi e dai sistemi di misurazione utilizzati”.

Questo vale anche per la contabilizzazione dell’ACS (ove presente). Per il raffrescamento bisogna chiedere il servizio al fornitore del sistema di climatizzazione estivo.

Il punto b) riguarda  la possibilità di accesso allo stato di funzionamento dell’impianto. Alcuni esempi:

Es. Caso edificio unifamiliare
In questo caso è necessario che l’utente finale abbia accesso ai dati di regime attuale del suo impianto (comfort, ridotto, antigelo, ecc.), tramite una connessione digitale (es. Web, SMS, app, …). Inoltre l’utente deve poter leggere anche i dati termoigrometrici del suo impianto o zone.

Es. Caso UI in condominio con impianto centralizzato
In questo caso, oltre a quanto previsto per l’edificio unifamiliare, è necessario che il manutentore possa controllare a distanza lo stato di funzionamento dell’impianto centralizzato: regime di funzionamento, parametri di regolazione (climatica, parametri PID, ottimizzatore, ecc.), allarmi (blocco generatore, mancato raggiungimento della temperatura voluta di mandata, blocco circolatore, ecc.). Quanto detto può avvenire tramite web, software dedicati come SCADA, ecc. 

Il punto c) riguarda  la possibilità di modificare il regimendi funzionamento dell’impianto. Alcuni esempi:

Es. Caso edificio unifamiliare
L’utente finale deve poter modificare il regime di funzionamento della propria UI o di una zona di essa, da spento o antigelo a comfort o ridotto e viceversa, da remoto tramite web, app, SMS, ecc. (vedi sopra). Il regime deve poter essere programmato tramite orologio settimanale e giornaliero (es. temp. ambiente 20 dalle 8 alle 20 da lun a ven., sempre a 20 gradi sab. e dom.)

Es. Caso UI in condominio con impianto centralizzato
l gestore dell’impianto centralizzato deve poter interagire con i sistemi di generazione e distribuzione da remoto via SCADA/BMS da remoto. Il regime deve poter essere programmato tramite orologio settimanale, quello giornaliero dovrebbe essere già presente per norma (DPR 412/93, DM 74/2013).

QUINDI, IN SINTESI, le linee guida che possono essere suggerite sono:

  • PER I CONTROLLI BACS DI IMPIANTI TERMICI, ACS (SOLO CON ACCUMULO) E DI CLIMATIZZAZIONE (SOLO SE ESISTENTI) sono disponibili come massimale ammesso alla detrazione € 13.363,36 comprese IVA e prestazioni professionali. Tali controlli devono rispettare la UNI EN 15232-1. Il massimale indicato vale sia per BACS introdotti assieme  ad impianti termici, ACS (solo con accumulo) nuovi o sostituiti da nuovi sia anche (caso limite) di sola integrazione tramite BACS di impianti termici, ACS (solo con accumulo) e di climatizzazione esistenti e che non vengono sostituiti.
  • PER I CONTROLLI BACS DI GESTIONE DI SISTEMI DI SCHERMATURA SOLARE E/O CHIUSURE TECNICHE OSCURANTI MOBILI NUOVI O IN SOSTITUZIONE DI ESISTENTI (è ammessa anche l’introduzione di chiusure oscuranti – es. avvolgibili – nuove o in sostituzione di esistenti lasciando le finestre e porte finestre esistenti) od anche ad integrazione di esistenti che non vengono sostituite  gli importi di spesa rientrano nel massimale complessivo ammesso alla detrazione di € 54.545,45 comprese IVA e prestazioni. In tale ambito possono essere comprese anche le motorizzazioni (che però rientrano nella voce di detrazione trainata sulle schermature e chiusure e non specificamente nelle BACS) se si introducono schermature o chiusure nuove o se se già esistenti e già motorizzate. In termini cautelativi è invece opportuno non considerare nella detrazione l’introduzione di motorizzazioni  su schermature/chiusure che non le possedevano in origine e che non vengono sostituite: ossia su sistemi oscuranti che non sono motorizzati e non vengono sostituiti ma che vengono integrati con motorizzazioni e BACS, è cautelativamente opportuno portare in detrazione solo le BACS mentre le motorizzazioni sono in accollo. Tali controlli BACS devono rispettare la UNI EN 15232-1.

In aggiunta ed in analogia si può anche considerare che

  • PER I CONTROLLI BACS DI GESTIONE DI CHIUSURE OSCURANTI NEL CASO DI ACQUISITO E POSA IN OPERA CONTEMPORANEA DI INFISSI (FINESTRE/PORTE FINESTRE) COMPRENSIVI DI CHIUSURE OSCURANTI (ESEMPIO AVVOLGIBILI O PERSIANE) gli importi di spesa rientrano nel massimale complessivo ammesso alla detrazione di € 54.545,45 comprese IVA e prestazioni (che è voce diversa dalla precedente). In tale ambito possono essere comprese anche le motorizzazioni (che però rientrano nella voce di detrazione trainata sugli infissi e non specificamente nelle BACS) se si introducono infissi con chiusure nuovi o se si sostituiscono infissi già motorizzati. Tali controlli BACS devono rispettare la UNI EN 15232-1.

Fonti
“Guida pratica al superbonus 110% – Le novità per i sistemi BACS e le colonnine di ricarica” – Segreteria ANIE CSI di Federazione ANIE
https://strumenti-detrazionifiscali.enea.it/
UNI EN 15232-1:2017
UNI EN ISO 52022:2018
UNI EN 12216:2018

Ing. Paolo Croce- ZED PROGETTI srl

BACS, an acronym for “Building & Automation Control System”, generally refers to the set of automation and intelligent regulation tools that make it possible to “control” and automate certain operations inside a building, while at the same time reducing energy consumption.
In the context of the 110% Superbonus, without going into the myriad of explanatory circulars and appeals to which we refer, there is, as is well known, a subdivision between leading and trailing interventions. In particular, the latter also include building automation of thermal systems in buildings.

To be eligible for the 110% Superbonus, however, these BACS systems must:
– be installed in private residential property units (residential units), i.e. single-family buildings or in private property units within predominantly residential condominiums (pursuant to Circular 24/E of 08/08/2020 of the Italian Revenue Agency);
– effectively participate in increasing energy efficiency and the automated management functions of the heating, DHW and, where present, summer air-conditioning system, must be those identified at least for class B (or A), as defined in standard UNI EN 15232 -1 “Energy performance of buildings – Impact of automation, regulation and technical management of buildings
– ensure the provisions of the second part of the Ministerial Decree of 6 August 2020 – point 11.1