Le violazioni previste dal D. Lgs. 81/2008, salvo che integrino anche diverse fattispecie di reato (vedi art. 300 del D. Leg.vo 81/2008 e art. 25-septies del D. Leg.vo 231/2002) consistono in reati contravvenzionali, che prevedono quindi la pena dell’arresto e/o dell’ammenda, oppure in illeciti amministrativi, che prevedono quindi la sanzione amministrativa.

Il reato è un fatto umano (commissivo o omissivo) vietato dall’ordinamento giuridico di uno Stato, al quale si ricollega una sanzione penale.

Nello specifico, i reati contravvenzionali sono quei reati per i quali è prevista la pena dell’arresto e/o dell’ammenda (ex art. 17 c.p.), quest’ultima è una pena pecuniaria.

Un illecito amministrativo è invece una violazione delle norme stabilite dalle autorità amministrative, come quelle riguardanti il codice della strada o le regolamentazioni fiscali. Queste violazioni non sono considerate reati penali, ma comportano sanzioni amministrative. La gravità dell’illecito determina l’entità della sanzione, che può essere stabilita dalla legge o dalle regolamentazioni specifiche. Una sanzione amministrativa è una misura punitiva imposta dalle autorità amministrative per punire un comportamento contrario alla legge o alle regolamentazioni amministrative, senza necessariamente coinvolgere il sistema giudiziario penale. Queste sanzioni possono includere multe pecuniarie, sospensione di licenze o permessi, sequestri di beni o altre misure disciplinari. Sono utilizzate per far rispettare le norme e regolamenti e per scoraggiare comportamenti indesiderati senza passare attraverso un procedimento giudiziario completo.

Il DM 20/09/2023 ha rivalutato gli importi delle ammende e delle multe pecuniarie. La rivalutazione si applica esclusivamente con riferimento alle violazioni commesse a far data dal 06/10/2023. L’incremento non si applica alle “somme aggiuntive”, di cui all’art. 14 del D. Leg.vo 81/2008 (contrasto a lavoro irregolare e tutela salute e sicurezza), che occorre versare ai fini della revoca del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, le quali non costituiscono propriamente “sanzioni”.

L’art. 306 del D. Leg.vo 81/2008 dispone infatti al comma 4-bis che le ammende e le sanzioni amministrative previste dal Testo unico siano rivalutate con cadenza quinquennale, in misura pari all’indice ISTAT dei prezzi al consumo.
Le rivalutazioni attualmente avvenute sono:

• dal 01/07/2013 in misura pari al 9,60% (art. 9 del D.L. 76/2013, comma 2);
• dal 01/07/2018 in misura pari all’1,90% (D.M. 06/06/2018, n. 12);
• dal 01/07/2023 in misura pari al 15,90% (D.M. 20/09/2023).

Inoltre, gli importi sono stati rivalutati anche ai sensi di quanto disposto dall’art. 1 della L. 30/12/2018, n. 145, al comma 445, lettera d), numero 2), nella misura del 10%. Ai sensi del detto comma 445, le maggiorazioni sono raddoppiate qualora, nei tre anni precedenti, il datore di lavoro sia stato destinatario di sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti.

Alcuni esempi:

Fonti

Bollettino di Legislazione Tecnica N.10/2023

Ing. Paolo Croce – ZEDPROGETTI srl

The violations provided for by Legislative Decree 81/2008, unless they also constitute different types of offences (see Article 300 of Legislative Decree 81/2008 and Article 25-septies of Legislative Decree 231/2002) consist of contraventions, which therefore provide for the penalty of arrest and/or a fine, or administrative offences, which therefore provide for an administrative penalty.

The Ministerial Decree of 20/09/2023 revalued the amounts of fines and pecuniary penalties. The revaluation applies exclusively with reference to breaches committed as from its publication in the legal publicity section of the Ministry of Labour and Social Policy, i.e. from 06/10/2023. The increase does not apply to the ‘additional sums’, referred to in Article 14 of Legislative Decree 81/2008 (fight against irregular work and health and safety protection), which must be paid in order to revoke the business activity suspension measure, which do not properly constitute ‘sanctions’.