impianti fotovoltaici con moduli a terra in zone agricole

impianti fotovoltaici con moduli a terra in zone agricole

photovoltaic systems with ground-mounted modules in agricultural areas

impianti fotovoltaici con moduli a terra in zone agricole

L’installazione di impianti fotovoltaici con moduli a terra in zone agricole è regolata da un complesso sistema normativo che include leggi nazionali, regolamenti regionali e direttive europee. Il contesto legislativo italiano è stato recentemente aggiornato con il D.L. 63/2024 e il D.M. 21/06/2024, che forniscono linee guida dettagliate per l’installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli. Questi provvedimenti sono nati dalla necessità di coniugare l’espansione delle energie rinnovabili con la tutela del patrimonio agricolo nazionale. Le normative stabiliscono criteri chiari per l’identificazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti, con particolare attenzione alla salvaguardia delle superfici agricole di particolare pregio. Inoltre, queste leggi prevedono che, prima dell’installazione, debbano essere condotte valutazioni di impatto ambientale per garantire che l’installazione degli impianti non comprometta l’ecosistema locale o la produttività agricola. A livello regionale, molte regioni italiane hanno adottato normative più restrittive rispetto a quelle nazionali, con l’obiettivo di proteggere specifiche aree agricole di particolare valore storico, paesaggistico o produttivo.

Criteri di Installazione
I criteri di installazione degli impianti fotovoltaici su terreni agricoli sono stati definiti per minimizzare l’impatto negativo sull’uso del suolo e per preservare l’integrità del paesaggio rurale. La normativa italiana prevede che gli impianti fotovoltaici debbano essere preferibilmente installati su terreni non coltivabili o su superfici già compromesse da attività umane, come ex cave, aree industriali dismesse o terreni contaminati. Tuttavia, laddove l’installazione su terreni agricoli sia inevitabile, è richiesta una progettazione che integri l’impianto con l’attività agricola, attraverso l’adozione di modelli di agrivoltaico. Questi modelli permettono di combinare la produzione agricola con quella energetica, consentendo la coltivazione sotto i pannelli solari o l’allevamento di bestiame, mantenendo così la destinazione agricola del terreno. Inoltre, la normativa prevede distanze minime da rispettare rispetto ai confini delle proprietà, alle abitazioni e alle infrastrutture pubbliche, per ridurre al minimo l’impatto visivo e garantire la sicurezza. I progetti devono anche tenere conto della morfologia del terreno, evitando l’installazione su pendii ripidi o in aree soggette a rischio idrogeologico, per prevenire problemi di erosione del suolo o di smottamenti.

Limiti e Restrizioni
Le restrizioni sull’installazione di impianti fotovoltaici a terra in zone agricole sono essenziali per garantire che la produzione di energia non avvenga a scapito della produttività agricola e della qualità del paesaggio rurale. A livello nazionale, la legge stabilisce che i terreni agricoli di alto valore, come quelli classificati come “aree di particolare pregio agricolo”, siano esclusi dall’installazione di impianti fotovoltaici. Queste aree comprendono zone di produzione di vini DOC/DOCG, aree ad alta intensità di coltivazione di prodotti tipici o biologici, e aree protette a livello paesaggistico o ambientale. In aggiunta, le regioni possono imporre ulteriori restrizioni basate sulle specificità del territorio, come vincoli relativi alla tutela del patrimonio storico-culturale o alla conservazione della biodiversità. Le restrizioni possono anche includere limitazioni sulla dimensione massima degli impianti o sulla densità dei pannelli per ettaro, per evitare una copertura eccessiva del terreno che potrebbe compromettere la fotosintesi delle colture sottostanti o alterare il microclima locale. Queste misure mirano a mantenere l’equilibrio tra lo sviluppo delle energie rinnovabili e la necessità di preservare l’integrità e la produttività del territorio agricolo italiano.

Implicazioni Fiscali
La produzione di energia da impianti fotovoltaici installati su terreni agricoli è soggetta a un regime fiscale specifico che varia a seconda della potenza dell’impianto e dell’uso dell’energia prodotta. Gli impianti di piccole dimensioni, destinati prevalentemente all’autoconsumo, possono beneficiare di agevolazioni fiscali, come la riduzione delle imposte sul reddito derivante dalla vendita dell’energia in eccesso immessa in rete. Queste agevolazioni sono pensate per incentivare i piccoli agricoltori a investire in tecnologie rinnovabili senza compromettere la loro attività principale. Al contrario, per gli impianti di maggiori dimensioni, che producono energia principalmente per la vendita, si applicano aliquote fiscali più elevate. Questo regime fiscale differenziato è stato introdotto per evitare la speculazione sui terreni agricoli, prevenendo che ampie superfici di terreno vengano destinate unicamente alla produzione di energia a discapito dell’agricoltura. Inoltre, la normativa fiscale prevede incentivi per l’installazione di impianti agrivoltaici, che permettono di continuare la coltivazione agricola sotto i pannelli solari, promuovendo così una doppia funzione del terreno. È importante che i proprietari terrieri e gli imprenditori agricoli comprendano appieno le implicazioni fiscali della realizzazione di tali impianti, per evitare di incorrere in oneri fiscali imprevisti che potrebbero compromettere la redditività dell’investimento.

Impatto Ambientale e Sostenibilità
L’impatto ambientale degli impianti fotovoltaici su terreni agricoli è un tema di grande rilevanza, soprattutto in considerazione della crescente necessità di sviluppare fonti energetiche rinnovabili senza compromettere l’ambiente. Gli impianti fotovoltaici possono avere effetti sulla biodiversità, alterando gli habitat naturali e riducendo lo spazio disponibile per la fauna selvatica. Per mitigare tali impatti, la normativa prevede che prima dell’installazione debbano essere effettuate valutazioni di impatto ambientale (VIA), che analizzano gli effetti dell’impianto sul suolo, sull’acqua, sull’aria e sulla biodiversità. Un altro aspetto rilevante riguarda il paesaggio: la presenza di ampie distese di pannelli solari può alterare significativamente l’aspetto delle zone rurali, rendendo necessarie misure di mitigazione come la piantumazione di siepi o alberi attorno agli impianti per ridurre l’impatto visivo. Dal punto di vista della sostenibilità, l’integrazione tra produzione agricola ed energetica attraverso l’agrivoltaico rappresenta una soluzione innovativa che consente di sfruttare lo stesso terreno per più scopi, migliorando l’efficienza dell’uso del suolo e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità energetica senza sacrificare la produzione alimentare. Questo approccio richiede tuttavia un’attenta pianificazione e gestione per garantire che le esigenze di entrambi i settori, agricolo ed energetico, siano soddisfatte in modo equilibrato.

Conclusioni
Gli impianti fotovoltaici con moduli a terra in zone agricole offrono un’importante opportunità per contribuire alla transizione verso fonti energetiche rinnovabili. Tuttavia, la loro implementazione richiede un’attenta pianificazione e una rigorosa applicazione delle normative per evitare che lo sviluppo energetico comprometta la produttività agricola e la qualità del paesaggio rurale. La sfida principale è quella di trovare un equilibrio tra la necessità di produrre energia pulita e quella di preservare l’integrità delle zone agricole, che rappresentano non solo una risorsa economica, ma anche un patrimonio culturale e paesaggistico di inestimabile valore. Le normative esistenti offrono un quadro di riferimento che, se ben applicato, può promuovere un uso sostenibile del territorio, garantendo che l’espansione delle energie rinnovabili avvenga in armonia con l’ambiente e con le comunità locali. La diffusione di modelli innovativi come l’agrivoltaico può inoltre rappresentare una soluzione win-win, capace di conciliare le esigenze di produzione energetica con la tutela delle attività agricole, contribuendo al contempo a mitigare gli impatti ambientali e a promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio.

Fonti:
Bollettino di Legislazione Tecnica 7-8.2024

Per. Ind. Pasquale Marottoli – ZED PROGETTI srl

The installation of photovoltaic systems with ground-mounted modules in agricultural areas is regulated by a complex regulatory system that includes national laws, regional regulations and European directives. The Italian legislative framework has recently been updated with Law Decree 63/2024 and Ministerial Decree 21/06/2024, which provide detailed guidelines for the installation of photovoltaic systems on agricultural land.