L’edificio per uffici della Chase Manhattan Bank a Milano
The Chase Manhattan Bank office building in Milan - Italy
- 03 Nov 2024
L’edificio venne progettato dai BBPR nel 1958 e realizzato nel 1969. Sorge in Via Ulrico Hoepli 7 a Milano su un lotto disegnato dal piano Particolareggiato del 1934 per la sistemazione urbana di piazza Meda che prevedeva un edificio con una sagoma trapezoidale. Per il gruppo di progettazione tale configurazione avrebbe contrastato l’abside e il tiburio della chiesa di San Fedele. Per evitare una dualità di fuochi visivi, lo Studio impostò quindi il fronte verso la piazza su una linea poligonale spezzata quasi curva. Il volume si raccorda così da un lato con l’alto portico della Hoepli di Figini e Pollini, e dall’altro con l’edificio adiacente alla chiesa, restaurato in seguito da Caccia Dominioni.
La struttura è a vista in travi e pilastri in acciaio ed a pareti continue in cemento armato per le torri degli impianti di risalita. La facciata è realizzata con pannelli in vetro marrone, serramenti in alluminio anodizzato e lastre di trachite rosata. La copertura è a falde poligonali, con manto in rame.
A livello distributivo, il piano tipo è organizzato in un corpo doppio servito da un corridoio centrale a cui arrivano i due vani scala circolari, leggibili dall’esterno perché le torri in cemento armato che li contengono, che hanno anche funzione di elementi di controventatura, sono proiettate oltre la linea di gronda del tetto.
Rispetto all’immagine di modernità che vuole trasferire, il prospetto principale è però scandito in fasce orizzontali e tripartito come un palazzo rinascimentale, con un basamento al piede, corrispondente al portico ribassato e configurato come sequenza di supporti sagomati a Y che si riporta al basamento in bugnato.
Su questo si imposta la fascia ad uffici che fa da contraltare all’attico, arretrato rispetto al filo della facciata sottostante, che a costituire il coronamento superiore.
I pilastri e le travi conferiscono ordine e proporzione ai diversi elementi, creando una continua corrispondenza tra le parti e il tutto.
Fonti
- “Milano – L’Architettura dal 1945 a oggi” – F. Andreola, M. Biraghi, G. Lo Ricco – Ed. HOEPLI
- Immagini di proprietà ZEDPROGETTI srl – ogni diritto riservato
Arch. Lucilla Casti Caroli
The building was designed by BBPR in 1958 and built in 1969. It stands in Via Ulrico Hoepli 7 in Milan on a plot designed by the 1934 Detailed Plan for the urban development of Piazza Meda, which included a building with a trapezoidal shape. For the design team, this configuration would have contrasted the apse and the tiburium of the church of San Fedele. To avoid a duality of visual fires, the Studio set the front towards the square on a broken, almost curved polygonal line. The volume is thus connected on the one hand with the high portico of the Hoepli by Figini and Pollini, and on the other with the building adjacent to the church, later restored by Caccia Dominioni.
The structure is visible in steel beams and pillars and continuous walls in reinforced concrete for the towers of the ski lifts. The façade is made of brown glass panels, anodized aluminium frames and pink trachyte sheets. The roof has polygonal pitches, with a copper covering.
At the distribution level, the typical floor is organized into a double body served by a central corridor to which arrive the two circular stairwells, readable from the outside because the reinforced concrete towers that contain them, which also serve as elements of bracing, are projected beyond the eaves line of the roof.
Compared to the image of modernity that it wants to transfer, however, the main elevation is divided into horizontal bands and tripartite as a Renaissance palace, with a base at the foot, corresponding to the lowered porch and configured as a sequence of Y-shaped supports that leads back to the base in ashlar. On this is set the band of offices that acts as a counterbalance to the attic, set back from the edge of the facade below, which constitutes the upper crowning.
The pillars and beams give order and proportion to the different elements, creating a continuous correspondence between the parts and the whole.