Il sito archeologico di Fossa (AQ)

Il sito archeologico di Fossa (AQ)

The archaeological site of Fossa (AQ) - Italy

Il sito archeologico di Fossa (AQ)

La necropoli di Fossa rappresenta un sito archeologico di straordinaria importanza per lo studio delle culture pre-romane in Italia, soprattutto per la comprensione della società dei Vestini, un popolo italico che abitava l’area tra il Gran Sasso e il mare Adriatico. L’interesse storico e culturale della necropoli è dovuto alla sua lunga durata d’uso, che copre un periodo di quasi un millennio, e alla varietà delle pratiche funerarie documentate. La necropoli è localizzata nel Comune di Fossa, nella Provincia dell’Aquila. Questa localizzazione rende la necropoli un punto di interesse significativo per lo studio delle antiche popolazioni italiche e delle loro pratiche funerarie. La posizione del sito offre anche una connessione con altre aree culturali e commerciali del Mediterraneo, evidenziata dai ritrovamenti archeologici che suggeriscono contatti e scambi con altre regioni​.

La necropoli di Fossa fu scoperta negli anni ‘1950. Gli scavi iniziali, che rivelarono la presenza di tombe a Fossa, furono fondamentali per identificare l’importanza del sito e avviare ulteriori indagini archeologiche che proseguirono nei decenni successivi​ e precisamente:

Anni 1970-1980:

  • Scavi Sistematici: Negli anni ’70 e ’80, gli scavi diventarono più sistematici. Vennero utilizzate tecniche più avanzate di scavo e documentazione, permettendo una maggiore comprensione della stratigrafia del sito.
  • Scoperte Chiave: Durante questo periodo furono scoperte diverse tombe a cassa e a camera, che rivelarono l’evoluzione delle pratiche sepolcrali nel tempo.

Anni 1990-2000:

  • Approfondimenti: Negli anni ’90, gli scavi si concentrarono su aree specifiche della necropoli, portando alla luce oggetti di grande valore artistico e culturale.
  • Studi Interdisciplinari: Gli scavi furono accompagnati da studi interdisciplinari, inclusi analisi antropologiche e bioarcheologiche, per comprendere meglio la vita delle popolazioni antiche.

Anni 2000-2010:

  • Tecnologie Moderne: L’uso di tecnologie moderne come il radar a penetrazione del suolo (GPR) e la fotogrammetria migliorò ulteriormente la documentazione e l’interpretazione dei dati.
  • Collaborazioni Internazionali: In questo periodo ci furono collaborazioni con istituti di ricerca internazionali, ampliando la portata e l’impatto delle ricerche.

Anni 2010-oggi:

  • Progetti di Conservazione: Gli scavi recenti si sono concentrati sulla conservazione del sito e sulla protezione delle tombe dall’erosione e dai danni ambientali.
  • Valorizzazione Culturale: È stata posta maggiore enfasi sulla valorizzazione culturale del sito, con la creazione di percorsi didattici e la promozione del turismo archeologico.

Fasi Storiche della Necropoli
Età del Ferro (IX-VIII secolo a.C.)
Le sepolture più antiche della necropoli risalgono all’Età del Ferro, caratterizzate da tumuli di terra e pietra. Questi tumuli erano segnati da menhir posti in ordine decrescente dall’interno verso l’esterno, simboli forse di una stratificazione sociale o di particolari credenze religiose. Le tombe contenevano corredi funerari che includono vasellame in ceramica o bronzo, armi per gli uomini e gioielli per le donne, suggerendo una società con differenziazioni sociali e di genere.

Età Orientalizzante ed Arcaica (VIII-VI secolo a.C.)
In questa fase, si notano influenze esterne, in particolare greche, etrusche e orientali, nei materiali funerari. Si continua l’uso delle tombe a tumulo, ma con dimensioni ridotte, e si introducono nuove forme di sepoltura e corredi, con vasi di importazione che indicano contatti commerciali e culturali.

Età Ellenistica (IV-I secolo a.C.)
Questa fase vede una diversificazione nelle tipologie di sepolture, con l’emergere di tombe a camera e la scomparsa delle armi dai corredi funerari, sostituite da oggetti di uso quotidiano e gioielli, segno di un cambiamento nelle pratiche sociali e religiose. Verso la fine di questo periodo, si osserva l’introduzione dell’incinerazione, che riflette forse l’influenza romana o un cambiamento nelle credenze sulla morte e l’aldilà.

Significato Culturale e Archeologico
La necropoli di Fossa, con la sua ricchezza di sepolture e corredi funerari, fornisce un’importante testimonianza delle culture che si sono succedute in questa area dell’Italia centrale. La varietà delle pratiche funerarie riflette i cambiamenti sociali, economici e religiosi che hanno caratterizzato la vita delle popolazioni italiche pre-romane, offrendo spunti preziosi per comprendere la loro società, l’economia, le credenze religiose e i contatti con altri popoli del Mediterraneo. La scoperta di menhir, tombe a camera, e l’introduzione dell’incinerazione sono elementi che evidenziano la complessità delle pratiche funerarie e delle credenze associate alla morte, alla memoria e all’aldilà. Questi elementi, insieme alla qualità e alla varietà dei corredi funerari, sottolineano l’importanza del sito di Fossa non solo per la storia locale ma anche per lo studio delle culture pre-romane in Italia e nel Mediterraneo.

Conservazione e Valorizzazione
Il sito archeologico di Fossa rappresenta una risorsa culturale di grande valore, che richiede impegno nella sua conservazione e sviluppo. Gli sforzi di ricerca, tutela e divulgazione possono contribuire a far conoscere meglio questo patrimonio storico-archeologico, inserendolo nel contesto più ampio delle civiltà antiche dell’Italia e del Mediterraneo. La visita al sito offre l’opportunità di avvicinarsi direttamente alle testimonianze delle antiche popolazioni italiche, aprendo finestre uniche sulla loro vita, le loro credenze e le loro pratiche sociali. Molto denaro pubblico viene spesso speso per interventi con finalità assai discutibili, in questo caso non vi sarebbe dubbio sul suo ritorno in termini di valorizzazione del territorio.

Fonti
La Necropoli di Fossa – Serena Costantino, Vincenzo D’Ercole, Gianfranco Mieli – Carsa Edizioni (immagine di copertina)

Arch. Anselmo Santilli – ZEDPROGETTI srl

The archaeological site of Fossa, also known as the ‘little Stonehenge of Abruzzo’, is one of the main monumental necropolises in central Italy. Located in the province of L’Aquila, Abruzzo, this area was discovered by chance in the early 1990s and covers an area of approximately 2000 square metres. The evidence at the site dates back to a period from the 9th to the 1st century B.C., offering a fascinating insight into the history and funerary practices of pre-Roman populations, in particular the Vestini, an ancient Italic population.